Ad Arpiola di Mulazzo mercoledì 22 marzo il Vescovo Mario ha presieduto il solenne Pontificale nel 70° anniversario della costruzione della nuova chiesa parrocchiale
La sera di mercoledì 22 marzo, con grande gioia, la Comunità di Arpiola ha accolto per la prima volta il Vescovo diocesano fra’ Mario Vaccari che ha presieduto il solenne pontificale nella ricorrenza del Giubileo di Platino della chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Hanno concelebrato il parroco, don Marco Giuntini, il vicario foraneo don Giovanni Barbieri e don Angelo Boattin; presente il seminarista Raffaele che ha coordinato la Celebrazione assieme al gruppo ministranti della Parrocchia. I canti sono stati eseguiti dal coro interparrocchiale di Arpiola e Groppoli, che come, da consuetudine, si riunisce per questi importanti eventi.
Tra le autorità erano presenti il sindaco Claudio Novoa, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Ferrari Vivaldi, il vice sindaco Riccardo Gussoni, i consiglieri Fabio Pedinotti e Letizia Galanti, il m.llo Gianmarco Carmone della Stazione Carabinieri e le rappresentanze delle associazioni di volontariato. Numerosi i fedeli che hanno partecipato, non solo di Arpiola, ma arrivati anche dalle parrocchie limitrofe dell’Unità Pastorale. All’inizio della Celebrazione è stato dato il benvenuto al Vescovo con un breve riassunto della storia della nostra Chiesa, dall’inizio della sua costruzione nel 1949, fino alla inaugurazione nel 1953, settant’anni fa.
Sono stati ricordati i Pastori che si sono succeduti alla guida della comunità parrocchiale: don Emanuele Bertoni, don Renato Beccari, don Igino Spagnoli, don Francesco Pagani e don Sergio Biasini. Un pensiero anche a p. Ruggero da Vezzano che aveva iniziato la costruzione dell’asilo. Fra’ Mario, durante l’omelia, si è soffermato sulla figura del Santo Patrono Giuseppe. Un uomo timoroso – ha spiegato il vescovo – che ha ascoltato ed ha compiuto con grande attenzione le volontà del Padre Celeste, dall’annuncio dell’Angelo di prendere in sposa la Vergine Maria che non conosceva e che avrebbe dato alla luce il Figlio Gesù, il nome allo stesso Bambino “Emmanuele”, oltre che rispettoso delle leggi di quel tempo, come la presentazione del Bambino al Tempio quaranta giorni dopo la sua nascita, per “offrirlo” a Dio. Al tempo stesso lo stesso Gesù ha imparato molto dal padre putativo Giuseppe, il quale gli ha insegnato a compiere le buone azioni, a lavorare con lui, fino a quando all’età di circa trent’anni, iniziò la sua vita pubblica di predicazione.
Per questo mons. Mario ha esortato anche i fedeli di Arpiola, i cui Padri hanno voluto proprio intitolare la chiesa parrocchiale alla figura di San Giuseppe, ad imparare a vivere il Vangelo qui in terra con opere di carità, di amore e rispetto prima di tutto verso Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e poi verso i nostri fratelli e sorelle, proprio come San Giuseppe fece con il Padre Celeste e come Gesù fece con Giuseppe fino alla vita pubblica. Questo forte legame tra Dio Padre, Signore Gesù e San Giuseppe, ci aiuti a vivere anche noi con questi buoni propositi, perché un giorno quando ci presenteremo alla Casa del Padre, potremmo meritarci il premio eterno promesso ai servi buoni e fedeli e partecipare così al banchetto eterno nei cieli. Al termine della celebrazione, il parroco don Marco ha ringraziato il Vescovo per la vicinanza alla comunità.
Un pensiero grande è stato rivolto anche a tutti i fedeli, passati e presenti, che con la loro vicinanza, disponibilità ed offerte, portano avanti questa chiesa, non solo materiale, ma anche spirituale e che è la comunità parrocchiale di Arpiola. Un pensiero anche per il nipote del primo parroco don Emanuele Bertoni, il prof. Giampiero Bertoni che nel 2009 inaugurò la fontana “Madonnina dell’acqua” nel Sagrato antistante la chiesa. Un ricco rinfresco ed uno scambio di saluti fraterni con il Vescovo, anche con il gruppo di ragazzi che il prossimo mese riceveranno il Sigillo dello Spirito Santo con il Sacramento della Cresima, ha concluso questa meravigliosa serata, che di certo rimarrà nel cuore di molti fedeli, dandosi appuntamento alle prossime ricorrenze giubilari che si terranno nel corso dell’anno.
Il Giubileo di Platino della chiesa di Arpiola
La presenza del Vescovo diocesano nella comunità di Arpiola era stata preceduta, domenica 19 marzo, giorno di S. Giuseppe, dall’inizio dei solenni festeggiamenti in onore del patrono, in concomitanza con il Giubileo della chiesa, a 70 anni dall’inaugurazione. Al mattino la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Marco Giuntini, con il seminarista Raffaele e i canti eseguiti dal coro parrocchiale, mentre il servizio liturgico è stato curato dal gruppo ministranti di Arpiola.
Nell’omelia, il parroco ha spiegato la pagina del Vangelo, esortando i fedeli ad avere sempre più piena fiducia del Signore, immergendosi nel suo amore e confidando in Lui, proprio come ha fatto San Giuseppe, che dopo una minima esitazione, si è fidato di quanto l’Angelo gli aveva detto e così ha preso con se Maria, la Madre del Signore. A riguardo dei festeggiamenti del Giubileo della Chiesa, il parroco ha ringraziato i padri fondatori e tutti i fedeli che nel corso degli anni si sono impegnati per portare fino ad oggi questa bella testimonianza di fede.
Nel pomeriggio i Vespri Solenni presieduti da mons. Antonio Costantino Pietrocola con la presenza di molti sacerdoti, alcuni dei quali hanno visto “crescere” questa comunità: don Lucio Filippi (mulazzese di origine), don Lorenzo Piagneri, don Mario Arenare nostro conterraneo, oltre che al parroco don Marco ed il Vicario parrocchiale don Giovanni Poggiali. Il canto dè stato diretto dal seminarista Raffaele sotto la guida dell’organista Pierfrancesco Carnesecca, presenti anche altri seminaristi della Diocesi ed il gruppo ministranti. Tra le autorità il sindaco di Mulazzo, i consiglieri Santi, Fogola e Galanti, l’Alfa Victor Protezione Civile, le associazioni di volontariato del Comune, le Confraternite delle comunità parrocchiali del Comune con i loro stendardi, oltre all’associazione Anspi San Giuseppe di Arpiola.
Nell’omelia mons. Pietrocola ha ripercorso la storia di questa amata chiesa, ricordando il compianto parroco don Emanuele Bertoni, che con forza volle il nuovo edificio e fu davvero un grande padre di questa comunità, che fece di tutto per portare a termine il progetto, che però non vide completare in quanto scomparso nel 1961.La nuova chiesa parrocchiale, costruita senza alcun contributo né dello Stato né della Diocesi, fu edificata con sole offerte dei fedeli e le giornate lavorative delle persone del posto: infatti era questo un “cantiere scuola”.
Così lo stesso don Antonio ha ringraziato tutti i parrocchiani che si sono succeduti, nell’aver mantenuto in ottimo ordine questo Tempio di Dio ed ha esortato i presenti a continuare sempre più a diffondere il Vangelo mantenendo sempre viva sia la Chiesa materiale che la Chiesa spirituale.Sono stati ricordati anche i sacerdoti che si sono succeduti, da don Renato Beccari che completò l’edificio nelle sue rifiniture a don Igino Spagnoli che condusse questa comunità per ben 32 anni. Infine un pensiero per Padre Ruggero da Vezzano e per il compianto ultimo parroco don Sergio Biasini, venuto a mancare alla fine del 2018, che tanto si sono spesi per questa Chiesa Parrocchiale.
Matteo Carnesecca