Indignazione dopo la morte di Tyre Nichols causata dalla polizia Usa
Manifestanti marciano a Boston chiedendo la fine della violenza della polizia (Foto: ANSA/Sir)

La morte di Tyre Nichols, 29 anni, a Memphis (Tennessee), è simbolo di una cultura di violenza nei confronti delle persone di colore che, nonostante le molte battaglie civili sostenute nel corso degli anni, continua a imperversare negli Usa. Dal 1980 ad oggi sono oltre 17.000 le morti causate erroneamente dalla polizia in tutti gli Stati. La triste novità, in questo caso, è data dal fatto che questo giovane padre afroamericano sia stato picchiato a morte da una pattuglia composta da cinque agenti di polizia tutti afroamericani, quindi membri della stessa comunità della vittima, a prova che queste manifestazioni di violenza indicano un pregiudizio più profondo e difficile da estirpare nella cultura della polizia.
Tyre proveniva da Sacramento (California), ma da qualche tempo viveva a Memphis. La sera del pestaggio, quando è stato fermato dalla pattuglia per un’infrazione stradale ancora da chiarire, stava tornando a casa di sua madre e “mamma” è stato il grido con cui ha cercato di placare la follia omicida degli agenti, che hanno continuato a picchiarlo, incuranti di essere ripresi dalle videocamere di servizio e da quelle del quartiere.
È morto dopo tre giorni a causa di “abusi fisici” che il capo della polizia di Memphis, una donna afroamericana, ha definito “atroci, sconsiderati e disumani”. I cinque agenti sono stati licenziati e sono ora accusati di omicidio di secondo grado, aggressione e rapimento. Il video del violento attacco degli agenti, reso pubblico qualche giorno dopo, ha acceso manifestazioni in tutto il Paese. La madre di Tyre, ha chiesto che fossero pacifiche e per ora l’appello è stato abbastanza recepito. I pastori delle diverse chiese evangeliche afroamericane hanno cercato di preparare i fedeli alla visione di questo video dove la violenza raggiunge livelli inaccettabili.
Il vescovo della diocesi di Memphis, David P. Talley, ha pubblicato diversi messaggi su Twitter esortando alla pace e alla preghiera: “Chiediamo la pace nella nostra città. Preghiamo affinché uno spirito di unità, amore e pace guidi i nostri pensieri, azioni e parole”. La chiesa episcopaliana del Tennessee occidentale afferma che “sono necessari cambiamenti nelle politiche e nelle procedure delle forze dell’ordine”.
Un segno forte è stato dato anche dal capo della polizia di Memphis che ha sciolto la squadra speciale di cui gli agenti facevano parte e che era stata creata proprio per contrastare le violenze. Il presidente americano Biden – “indignato e profondamente addolorato nel vedere l’orribile video del pestaggio” – ha invitato il Congresso a votare la legge George Floyd sulla responsabilità delle forze di polizia, bloccata da mesi dai senatori repubblicani.
Di Tyre rimane il blog “This California Kid”, dove Tyler salutava i follower dicendo: “Benvenuti nel mondo attraverso i miei occhi” e li invitava a commentare le foto delle acrobazie con lo skateboard e dei paesaggi.