
Domenica 22 gennaio – III del Tempo Ordinario
(Is 8,23-9,3 – 1Cor 1,10-13.17 – Mt 4,12-23)
Il Vangelo secondo Matteo, che leggiamo quest’anno, presenta Gesù come il Messia promesso, colui che riassume in se stesso le immagini e le attese del Primo Testamento. Questo vangelo è strutturato in cinque grandi discorsi che richiamano il Pentateuco, e molto spesso riporta affermazioni del tipo: “Perché si adempisse la profezia”, “come era stato detto dal profeta”.
1. Convertitevi. L’arresto di Giovanni Battista è l’occasione per Gesù di cominciare la sua missione. L’inizio della sua predicazione è uguale a quello di Giovanni: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. La conversione è motivata dalla presenza del regno, non da altri discorsi. Le ammonizioni moraleggianti lasciano il tempo che trovano, perché fanno riferimento a una moralità che se ci fosse renderebbe inutile l’ammonimento stesso. Il cammino di conversione in vista del regno di Dio e della sua giustizia, è un fatto molto personale che ci fa sentire come bambini in cerca del padre. Quado riconosco la mia colpa, mi metto in cammino e dico: “Padre, ho peccato; Signore, abbi pietà di me peccatore”.
2. Vi farò pescatori di uomini. La missione di Gesù si svolge su due linee: un invito alla conversione per tutto il popolo, e una chiamata particolare rivolta ad alcuni che stiano con Lui e che poi continuino la sua missione. Gesù incontra i primi discepoli nell’esercizio del loro mestiere e li chiama così come sono. Non fa a loro una prova attitudinale, ma indica loro simbolicamente lo scopo della chiamata: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Nella pesca è raffigurata la missione apostolica che inizia in obbedienza alla parola del Signore, e che giungerà molto al largo, fino agli estremi confini della terra. La chiamata non è una iniziativa personale, non deriva da una designazione popolare, non dipende dalle proprie capacità intellettuali o organizzative. Gesù non pesca nel mucchio, non tira a caso, ma chiama personalmente, con parola decisa e per autorità propria.
3. Lasciarono le reti e lo seguirono. Le due coppie di fratelli solo nominalmente continuarono il loro lavoro (pescatori sì, ma di uomini). In realtà con una risposta immediata e incondizionata si “convertono” alla chiamata di Gesù. Interrompono i legami con la loro situazione anteriore, familiare e professionale, e accogliendo la parola di Gesù si donano completamente a lui per condividere con lui una nuova esperienza. Dal momento della chiamata vivono in intima comunione con Gesù, la sua vita è la loro vita, la sua storia è la loro storia, la sua predicazione è la loro predicazione. Come Gesù non si separa dai Dodici, così i Dodici realizzano la loro missione rimanendo uniti a lui. Egli con loro ed essi in lui: questa è la formula ed il segreto della loro futura vita, personale e comunitaria: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”.
† Alberto