
La Diocesi di Massa-Carrara Pontremoli ha celebrato la Domenica della Parola di Dio
Il 15 gennaio la Diocesi di Massa-Carrara Pontremoli ha celebrato la Domenica della Parola di Dio, istituita nel 2019 da Papa Francesco col Motu proprio “Aperuit illis” per riportare l’attenzione alla Parola di Dio nella Chiesa, specialmente in quei ministeri e servizi pastorali il cui tratto caratterizzante è la comunicazione della Parola e la diffusione del Vangelo.
La giornata aveva per tema “Annunciatori della Parola”; stabilita per la 3a domenica del Tempo Ordinario, per motivi pastorali è stata anticipata di una settimana per favorire la partecipazione di tutti e si è svolta nei locali della parrocchia di S. Maria Mediatrice ad Avenza, punto strategico per la chiamata a raccolta dei fedeli diocesani. L’affluenza è stata rappresentativa delle zone della diocesi ed anche dei diversi ministeri che muovono il loro servizio dalla Parola di Dio e ha visto la presenza di nuovi partecipanti.
L’assemblea è stata presieduta dal vescovo fra’ Mario Vaccari ed è stata animata a cura della Commissione diocesana per i Gruppi d’Ascolto della Parola in un’atmosfera di grande semplicità: i membri della Commissione, coordinata da don Alessandro Biancalani, hanno infatti concordato ed organizzato un momento strutturato che ponesse al centro la Parola e il suo ascolto con la guida del Vescovo e nell’accoglienza delle risonanze all’interno della comunità, insomma una modalità sinodale come caratteristica della vita della Chiesa, dove ciascuno esercita il proprio servizio nella disponibilità e nell’apertura ad ascoltare il fratello. Il canto ha accolto l’intronizzazione della Parola; il testo offerto, come da indicazione nazionale, è stato Mt 4,12-23 ossia l’avvio dell’attività pubblica di Gesù, dallo stabilirsi in Cafarnao alla chiamata dei primi discepoli, su cui si è dipanata la lectio del Vescovo Mario.
Questi i punti salienti: il lavoro di unità che fa la Parola nella storia e nella vita di ognuno, attraverso un incontro nel presente che illumina il passato e dà senso e direzione al futuro; la conversione, come urgenza di prender posizione in rapporto a Gesù; il cammino, che inizia con una sequela libera, senza riserve e che continua nella missione. Il tutto accade come in uno sguardo, quello di Gesù verso i primi discepoli mentre cammina lungo il mare di Galilea. Alla lectio è seguito un “deserto”, un tempo significativo che gli intervenuti hanno potuto dedicare alla riflessione personale e all’ascolto interiore per disporsi al lavoro a gruppi che ne è seguito, caratterizzato da una singolare dinamicità. Sebbene si siano riuniti in spazi circoscritti, hanno potuto fare un cammino condotto su tre parole chiave tratte dal passo evangelico proposto: luce, convertitevi, Vangelo.
Ciò ha permesso un’esperienza di condivisione e testimonianza reciproca, che è andata dal ricordo, alla vita presente, e alla difficoltà ad annunciare la Buona Novella, anche nella quotidianità delle proprie famiglie. Queste le parole dei partecipanti: lo sperimentare la presenza reale di Gesù, come una luce dirompente che ci è data, un innamoramento, un camminare in direzione diversa dalle mode, un convertirsi convertendo.
I gruppi si sono poi riuniti in chiesa per la celebrazione del mandato e la benedizione del Vescovo verso coloro che sono chiamati ad essere “Annunciatori della Parola”. Al termine il referente dei GdA della Parola, don Alessandro Biancalani, ha sottolineato come l’annuncio sia un cammino che richiede la nostra fatica di operai onesti del Vangelo, ma che fruttifica a servizio della comunità diocesana.