Finalmente aperto il nuovo Centro Trasfusionale

Atteso da oltre 5 anni è ora operativo. Aumentate a sei le poltrone per i donatori ed è stato reso più confortevole l’ambiente.

è aperto ufficialmente, ampliato ed accogliente, il Centro Trasfusionale all’Ospedale di Pontremoli. Un’attesa ormai di oltre cinque anni che finalmente si è concretizzata martedì mattina con l’ampliamento della sede attuale, con l’acquisizione di maggiori spazi per il servizio, aumentando la capacità di donazione con sei poltrone donatori e rendendo più confortevole l’ambiente. Il tutto arricchito da alcune attrezzature donate da due famiglie in ricordo dei loro cari. Al taglio del nastro erano presenti vari rappresentanti dei gruppi Fratres della Lunigiana, con in testa il presidente della sezione di Pontremoli, Armando Mastroviti, i sindaci di Pontremoli e Filattiera, Jacopo Ferri e Annalisa Folloni, la vicesindaca Clara Cavellini, operatori medici ed infermieristici. “è un grande risultato – ha sottolineato il dott. Stefano Necchi Ghiri – che dimostra come l’Azienda Sanitaria, sia pure con i suoi tempi, sappia dare delle risposte significative. E ci auguriamo che il miglioramento del servizio possa essere da stimolo ad aumentare il numero delle donazioni”. Concetti su cui si sono ritrovati anche i due primi cittadini, con Ferri che ha evidenziato “l’importanza di dare un segnale che si vuole investire sull’ospedale di Pontremoli. Solo migliorando la qualità del servizio i nosocomi delle piccole realtà possono sopravvivere garantendo un servizio di qualità per i cittadini”. Mentre la Folloni ha voluto “ringraziare i donatori per il loro impegno che ha portato oggi ad un risultato davvero importante”. E a certificare questo dato ci ha pensato il presidente dei Fratres provinciali, Alberto Albericci, che ha tracciato un breve excursus del non semplice percorso che ha portato a questa inaugurazione “era il settembre del 2017 quando, assieme ad alcuni colleghi presidenti delle locali sezioni e ad alcuni esponenti politici, abbiamo fatto presente ai vertici dell’Asl dei problemi che vivevano i nostri donatori costretti in piccoli spazi”. Successivamente, dopo una visita al Centro Trasfusionale con i tecnici e gli operatori si trovò una soluzione, con l’intervento che venne inserito tra i lavori urgenti ad inizio 2019. “Poi purtroppo – ricorda Albericci – a causa del Covid, tutto è stato rallentato ed i lavori sono potuti iniziare solo lo scorso giugno. Insomma ci è voluto un po’ di tempo, ma oggi finalmente possiamo festeggiare questa inaugurazione. Con l’augurio che tanti donatori vengano a donare perché c’è sempre più bisogno di sangue”. Un’esigenza sempre più pressante come ci ricorda anche il Mastroviti “purtroppo la donazione di sangue è in un calo, sia a livello nazionale che nelle nostre realtà. Nel nostro piccolo stiamo tenendo il colpo perché, a fronte di un calo del 10% sul territorio nazionale, siamo riuscito a contenerlo attorno al 5-6%”. Comunque una flessione c’è, attualmente siamo attorno alle 780 donazione e difficilmente si riuscirà a superare quota mille come accaduto nel 2021. Ma questo chiaramente non incrina la soddisfazione per il nuovo centro trasfusionale “certo è una grande soddisfazione, e mette definitivamente all’angolo i timori che si potesse andare verso un depotenziamento con l’apertura solo in alcuni giorni della settimana. In realtà c’è la volontà, anche da parte dell’Asl, di puntare in maniera forte sulla donazione”. Per questo la chiusura non può che essere dedicata al classico appello “per andare a donare. Ora c’è una struttura ampia e comoda che non aspetta altro che di accogliere tanti generosi donatori”. (r.s.)