Tornare al gusto del pane per costruire la comunità

27° Congresso Eucaristico Nazionale di Matera.
Abbiamo raccolto la testimonianza di don Samuele Agnesini, delegato diocesano

Papa Francesco a Matera benedice la mensa dei poveri “Casa della Fraternità” don Giovanni Mele (Foto Vatican Media/SIR)

“Torniamo al gusto del pane” è il titolo del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale che si è celebrato a Matera dal 22 al 25 settembre scorsi. Nella “Città dei Sassi” si sono ritrovati circa 800 delegati provenienti da 166 diocesi italiane per condividere quattro giorni di preghiera, riflessione e confronto sulla centralità dell’Eucaristia nella vita del cristiano e delle comunità. 

Intenso e ricco il programma dei lavori dove i partecipanti hanno potuto ascoltare le meditazioni di venerdì 23 e sabato 24 settembre da parte di Mons. Gianmarco Busca, Vescovo di Mantova e Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia, e da Giuseppina De Simone, docente alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Molto belli anche i momenti celebrativi, da sottolineare la “Via Lucis eucaristica”, così come la processione eucaristica che ha attraversato il centro storico di Matera.
L’intervento del Papa a Matera (Foto Vatican Media/SIR)

Per la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli era presente in qualità di delegato, don Samuele Agnesini, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, a cui abbiamo chiesto alcune impressioni.

“È stata una esperienza molto bella, a partire dal titolo che era molto provocatorio e suggestivo. 
Anche i lavori di gruppo sono stati intensi, assieme alla presenza di ottanta vescovi che hanno vissuto ‘le fatiche’ e i momenti del congresso. Questi eventi danno la possibilità di stringere relazioni con altre esperienze diocesane, sia per condividere, ma anche per confrontarsi e rincuorarsi che non siamo soli a compiere un cammino.

Il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, in visita al carcere di Matera (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Nella domenica, ben curata la celebrazione eucaristica presieduta dal Papa, mentre il cardinale Zuppi ha offerto una immagine vera della realtà sociale ed ecclesiale”. In questo senso le parole che ha offerto il Santo Padre nell’omelia sono emblematiche: “Ritorniamo a Gesù, ritorniamo all’Eucarestia – ha detto papa Francesco – torniamo al gusto del pane per essere Chiesa eucaristica, che mette Gesù al centro e si fa pane di tenerezza e di misericordia per tutti”. Mentre il cardinale Zuppi, presidente dei vescovi italiani, nel suo intervento di ringraziamento ha detto: “Il gusto del pane significa amabilità, empatia, passione di ricostruire la comunità lacerata, difendere la casa comune, gioia, voglia di relazione con tutti”.

A don Samuele chiediamo infine, quali elementi è possibile riportare da questa esperienza per il cammino diocesano e delle parrocchie?
“Tra i molti spunti offerti, significativa è stata la relazione di mons. Busca, che sviluppando il titolo del Congresso ha evidenziato come la natura dell’uomo venga definita non solo da che cosa mangia, ma anche da come mangia, perché il modo in cui accogliamo Gesù Eucarestia dice molto sul nostro stile di vita e sul nostro stare nella Chiesa: è un pane da consumare, è una esperienza che ci trasforma, è solo un gesto di devozione? Su questo possiamo lavorarci molto nei percorsi ordinari della pastorale nelle parrocchie e in diocesi”.          
(df)