Festa patronale di San Maurizio col  grande cuore degli Alpini

A Mocrone domenica 25 settembre

Panorama di Mocrone

Domenica 25 settembre, la comunità di Mocrone ha festeggiato il patrono San Maurizio, nella chiesa omonima. Nato a Tebe, in Egitto, divenuto generale di un esercito romano, guidò la leggendaria Legione Tebana per, poi, essere trasferito in Europa, a Nord delle Alpi. In seguito al rifiuto di intraprendere azioni punitive contro i cristiani fu martirizzato con i suoi soldati, durante la decima persecuzione di Diocleziano, ad Agaunum, oggi Saint-Maurice en Valais (Svizzera), ove sorge la più grande abbazia a lui dedicata.
Essendo San Maurizio patrono degli Alpini, ed essendo il parroco di Mocrone, don Pietro Giglio, cappellano degli Alpini, ha celebrato la Santa Messa alle ore 11. Accanto ai tanti fedeli non potevano mancare gli amici col cappello “dalla lunga penna nera”. Il coro locale ha solennizzato il sacro rito con canti appropriati ed eseguiti magistralmente. Nell’omelia, le riflessioni sulla Parola proclamata.
“Dio ha cura dei poveri – ha detto don Pietro – lo ricorda il nome stesso della parabola di Luca. Mentre, infatti, il ricco rimane senza nome, perché la sua incapacità di riconoscere colui che giace alla sua porta lo rende sconosciuto agli occhi di Dio, Lazzaro avrà un posto d’onore nel banchetto del Regno. Un abisso invalicabile lo separa dal ricco. Un abisso creato proprio dalla sua indifferenza. Il grande pericolo della ricchezza è rendere cieco il ricco. Gesù non condanna la ricchezza, ma l’uso egoistico del denaro. Denaro che non servirà al momento del nostro trapasso terreno, anzi l’unico biglietto ‘da visita’ per il Signore è la carità. Quella che gli Alpini vivono concretamente, ogni giorno. Infatti li vediamo ovunque sorge una necessità. Nei disastri di qualsiasi genere sono loro, gli Alpini, ad intervenire per il bene del Paese. A loro il nostro ringraziamento, la nostra stima ed il nostro affetto”.
È stato lo stesso don Pietro a leggere la toccante “Preghiera degli Alpini”. La pioggia ha impedito lo svolgersi della processione con la statua del Santo, a cui i mocronesi hanno chiesto, con fede, di spronare i governanti ad impegnarsi per eliminare le crescenti discriminazioni fra ricchi e poveri.

(i. f.)