
Una cerimonia voluta ed organizzata dal Gruppo Fratres di Bagnone


è stata una domenica densa di commozione quella del 25 settembre, dedicata al ricordo di Sergio Ballestracci, già presidente nazionale “Fratres”, ad un anno dalla scomparsa. L’iniziativa, fortemente voluta dal Gruppo “Fratres – Ugo Martinelli”, supportata dalla famiglia, dall’Amministrazione Comunale di Bagnone e dal mondo del Volontariato lunigianese, e non solo, è stata preparata in ogni dettaglio, con affetto e riconoscenza, dall’attuale presidente del sodalizio, Maria Rita Beccari.
Alle 9,45 il lungo corteo, con labari e gagliardetti, è partito da via Cartegni per il cimitero locale. Davanti alla lapide di Sergio, un fascio di rose rosse e momenti di silenziosa preghiera. Presenti tutti i famigliari, autorità civili e militari, amici e tanti bagnonesi. A seguire, nel sagrato della chiesa di San Rocco, con la presenza della Banda cittadina, scoprimento del cippo in memoria, benedetto dal diacono Edamo Barbieri. Alle ore 11,15 don Giovanni Poggiali ha celebrato la S. Messa, nella prepositurale di San Nicolò, con la partecipazione del Coro “San Nicolao”. Presenti il sindaco Giovanni Guastalli, con assessori e consiglieri, anche di minoranza. “Sergio ha detto il celebrante nell’omelia, si è speso per gli altri, con rispetto e carità cristiana. È la fede il valore aggiunto al Volontariato in quanto dà sublimazione alla nostra fragile umanità. Il suo è stato costante servizio ai fratelli bisognosi che mai dobbiamo scartare”. Prima della benedizione finale, le figlie Nadia e Sabrina, accanto a mamma Marisa, hanno ringraziato la grande Famiglia “Fratres” per l’apprezzata iniziativa. Dopo il pranzo in un noto ristorante della zona, alle ore 16, nel Teatro Quartieri, con la disponibilità del tecnico Enrico, “Pensieri, ricordi e immagini” a cura di Luigi Leonardi, presidente del Consiglio Comunale di Bagnone, il quale ha ricordato il periodo della Seconda Guerra Mondiale, vissuto da Sergio e dalla sua famiglia, a Mochignano. Un uomo venuto dalla “gavetta” che ha respirato, fin da ragazzino con il fratello Antonio, per decenni presidente della Ven.le Misericordia, i valori senza tempo. Si sono succeduti gli interventi del presidente nazionale “Fratres”, Vincenzo Manzo, di Alberto Albericci, presidente territoriale, di Elisabetta Sordi del Centro Trasfusionale, dell’ex consigliere nazionale, Giovanni Cinquini, del “figlioccio” Cristian Bisagni, ovviamente del sindaco Guastalli e di Maria Rita Beccari. Filo conduttore l’operatività concreta di Sergio, il suo altruismo gioioso, il suo spirito di abnegazione. “Non dobbiamo fare di Sergio “un santino”, è stato ribadito, ma raccogliere ciò che di bello e buono ha seminato educando le giovani generazioni alla solidarietà. In una società, come quella attuale, divisa da conflitti, dove l’imperante individualismo condanna l’uomo alla solitudine esistenziale. Non mancano certo i frutti del bene che non fanno rumore, ma agiscono sul cuore di chi sa donare”. La giornata si è conclusa con vari filmati contenenti anche l’incontro di Sergio con gli ultimi tre Papi mentre risuonavano le note dell’Ave Maria che lui era solito intonare, come solista, nelle sacre cerimonie. Tornando a casa abbiamo portato con noi le parole estrapolate dal messaggio lasciato agli adorati nipoti e scritte sul cippo “e alla fine resterà, nel nostro cuore, l’intima gioia del bene compiuto”.
Ivana Fornesi