Agosto, tra sussulti di caldo e temporali

Provare a descrivere, giorno per giorno, le prodezze di cui è stato capace anche agosto, sarebbe impresa impegnativa e occuperebbe diverse pagine del giornale. Gli eventi meteo ‘sopra le righe’ e le loro conseguenze hanno riempito le cronache nazionali ed estere. Mentre viene redatta questa cronaca, nel pomeriggio di martedì 30 agosto, sta scendendo una tenue pioggerella e si odono deboli tuoni lontani: il mese si concluderà domani e, la prossima settimana, si vedrà di stendere un rapporto mensile e stagionale avendo tutti i dati disponibili.
Intanto, riprendendo la cronaca da dove si era interrotta, va detto che agosto ha cercato, all’inizio, di ‘fare i versi’ a luglio; una intensa, ennesima sequenza di quattro giorni roventi dal 3 al 6 ha preceduto un primo tentativo di rottura della stabilità anticiclonica. Lo stesso giorno 6, dopo i forti e localizzati temporali del pomeriggio (37,6 mm a Villafranca-Ghiaione… un’ora dopo aver registrato una temperatura massima di ben 37,6°C!), se ne rinnovavano anche in serata, la notte e la mattina di domenica 7 (11,8 mm a Pontremoli) con qualche residuo fenomeno lunedì 8.
Netta è stata la prevalenza del cielo misto sul cielo sereno/poco nuvoloso proprio a causa della nuvolosità a ciclo diurno che dominato il resto del mese. Sia per l’accorciarsi delle giornate sia per l’intermittente instabilità atmosferica, agosto lo si può licenziare definendolo meno ‘tosto’ di luglio, benché le rare condizioni di caldo afoso si siano manifestate proprio a stagione matura e la temperatura, alla fine, sia scesa meno di quel che ci si potesse aspettare.
Quanto a giugno e luglio, invece, era stata la secchezza dell’aria a rendere più sopportabile il caldo quasi costante dei primi due mesi estivi. Altre fasi favorevoli a rovesci, temporali e tentativi di ricambio d’aria sono avvenuti in coincidenza del Ferragosto (molto interessato l’interno della Toscana fra Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo e Siena) e tra il 17 sera e il 19, in quest’ultimo caso con coinvolgimento di molte regioni e con fenomeni anche violenti. Nella nostra provincia, la ‘cenciata’ peggiore è toccata all’area costiera e sublitoranea, sulla quale si sono abbattute, potentissime scudisciate a 130-140 km/h, tremende raffiche di vento intorno alle ore 10-11 del mattino del 18: le ‘folate orrende’ erano congiunte al sistema temporalesco che ha spazzato la costa proveniente da SW e poi si è portato nell’interno attenuando il proprio impeto.
Terminate le mattità atmosferiche, è stato restituito un orizzonte di rara purezza e le notti si sono fatte più fresche, mentre le ore pomeridiane non hanno potuto rinunciare, dopo le radiose ore del mattino, a recare fenomeni di instabilità, in particolare lunedì 22 con un temporale verso le ore 16. Pausa più soleggiata e stabile con circolazione da Nord ha interessato il 23 e il 24, per poi lasciare spazio, dal 25 in avanti, alla prevalente nuvolosità a ciclo diurno. I cumuli torreggianti del pomeriggio hanno recato spesso, qua e là, rovesci e temporali, talora anche asciutti, come quello ‘a tradimento’ del tardo pomeriggio di domenica 28, quando una scarica di fulmine, abbattutasi poco lontano dal centro di Pontremoli con grande fragore alle 17:27, ne ha viste seguire poche altre, mentre il temporale ‘sorto sul posto’ andava rapidamente spostandosi verso la Cisa.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni