La Mille Miglia ha attraversato la Lunigiana

Sabato 18 giugno, il passaggio sulla Statale della Cisa della terza tappa della storica corsa per auto d’epoca

Il passaggio delle auto della Mille Miglia alla rotonda di Filattiera
Il passaggio delle auto della Mille Miglia alla rotonda di Filattiera

Sabato 18 giugno nel tardo pomeriggio e nella serata, ha attraversato la Lunigiana, lungo la Statale 62 della Cisa la lunga carovana di auto coinvolte nella Mille Miglia 2022, 40a edizione di regolarità per auto storiche. Alla competizione erano iscritti 705 equipaggi, per 4 tappe (dal 16 al 19 giugno), sul percorso Brescia-Roma-Brescia. La gara vera e propria era preceduta dai partecipanti al Ferrari Tribute to 1000 Miglia – dedicato alle vetture moderne della prestigiosa casa – e, come da tradizione, da più di cento auto sportive moderne non partecipanti alla competizione. Impossibile non farsi coinvolgere dal rombo di motori che hanno fatto e stanno facendo la storia delle auto da competizione, anche perché non capita spesso vederli in così grande abbondanza. La corsa è entrata nel territorio lunigianese nel corso della terza tappa, percorrendo la statale 62 della Cisa innestandosi dalla statale 1 di Sarzana in arrivo dal lungomare versiliese. La Mille Miglia ha quindi toccato alcuni comuni della Lunigiana, da Aulla, Licciana Nardi, Villafranca, Filattiera fino a Pontremoli. Poi il passaggio lungo il passo della Cisa con il proseguimento della corsa in Emilia Romagna, con arrivo di tappa a Parma.

Il passaggio di un auto della Mille Miglia al Passo della Cisa
Il passaggio di un auto della Mille Miglia al Passo della Cisa

Andando alla cronaca della corsa, questa edizione va in archivio con la vittoria di Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, a bordo di una splendida Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929. Per l’equipaggio numero 46 è la seconda vittoria dopo quella della scorsa edizione, mentre Vesco aveva vinto anche nel 2020 in coppia con il padre Roberto. Così, con le tre vittorie consecutive ha sfatato un tabù che perdurava da 22 anni. Solo Giuliano Cané, tra il 1998 e il 2000, era riuscito a imporsi in tre edizioni consecutive. Al secondo posto, proprio come un anno fa, l’equipaggio numero 40 formato da Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi su Lancia Lambda Spider Tipo 221 del 1929. Terzo gradino del podio per l’equipaggio numero 8 formato da Lorenzo e Mario Turelli su O.M. 665 S MM Superba 2000 del 1929. La Coppa delle Dame è stata vinta da Silvia Marini e Irene Dei Tos, su Bugatti T40 del 1929. Quattro i vincitori dei trofei speciali collegati alle Prove Cronometrate. Lorenzo e Mario Turelli, su O.M. 665 S MM Superba 2000 del 1929, si aggiudicano il Trofeo Nuvolari, dedicato ai centotrenta anni dalla nascita di Tazio Nuvolari. A Giovanni Moceri e Valeria Dicembre, su Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport del 1928, va il Trofeo Repubblica di San Marino. Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, oltre la vittoria della gara, conquistano anche il Trofeo Città di Siena. Il Trofeo del Centenario dell’Autodromo di Monza se lo aggiudicano Alberto e Giuseppe Scapolo su O.M. 665 S MM Superba 2000 del 1929. L’edizione appena conclusasi sarà ricordata per il ritorno a un’organizzazione in linea con le aspettative e le abitudini che hanno definito la rinascita della 1000 Miglia. I protocolli Covid-19 permettono ora una maggiore libertà e la riapertura delle frontiere ha permesso anche agli equipaggi stranieri di partecipare.

(r.s.)