
Marco Leoncini di Filattiera ha affrontato un viaggio tra sport e storia dalla Liguria alla Campania

Dieci giorni di viaggio, oltre 800 km percorsi in bicicletta, partendo da una regione del Nord Italia, la Liguria, per poi attraversare la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo e Molise sino a giungere alla meta, ovvero il paese di Circello in provincia di Benevento nella Campania. A raccontarla così sembrerebbe semplicemente un’impresa sportiva, ma quella compiuta da Marco Leoncini, filattierese doc, è qualcosa che ha un significato più profondo ed intenso. Appassionato di sport e storia, Marco è salito in sella alla sua bicicletta per scrivere una bella pagina di fratellanza, tra due luoghi geograficamente così lontani come il territorio (che ci comprende) tra l’Alta Toscana e la Liguria, e il Sannio, uniti da un drammatico evento storico di 2200 anni fa: la deportazione dei Liguri Apuani. Infatti i Romani per dominare più agevolmente le popolazioni liguri locali del territorio apuo-versiliese, sostituendole con fedeli coloni, non esitarono a ricorrere ad uno strumento quale la deportazione di massa. Secondo lo storico Tito Livio nel 180 A.C. i consoli Publio Cornelio Cetego e Marco Bebio Tanfilo prendono prigionieri 40.000 Apuani; sempre nello stesso anno il nuovo console Flavio Flacco assalta gli Apuani stanziati sul fiume Magra ne cattura altri 7.000. Il trasferimento avviene nella prima fase presumibilmente per via terra e nella seconda per mare con spostamento nel Sannio, nell’attuale provincia di Benevento.

Marco ha voluto quindi ripercorrere, con la sua fedele bicicletta, il tracciato seguito dai Liguri Apuani. Un’idea che ha avuto subito il sostegno entusiasta del presidente del “Consorzio il Cigno” (gruppo che si propone la riscoperta dei valori e della cultura del popolo degli antichi liguri), Silvano Zaccone “è un vero vulcano – ci confida con un sorriso lo stesso Marco Leoncini – sicuramente se il progetto è diventato poi realtà bisogna ringraziare il suo straordinario apporto e la sua eccezionale energia” e che ha visto la collaborazione dell’associaizone culturale “Cercellus”, l’amministrazione comunale di Vezzano Ligure e la Pro Loco di Vezzano Ligure. Chiaramente è impossibile sapere con certezza quale sia stato il percorso seguito da quella straordinaria carovana di persone oltre duemila anni fa. Ma per rendere più credibile il suo viaggio, Marco si è avvalso della consulenza di Lorenzo Marcuccetti, storico che da anni studia il popolo dei Liguri Apuani “è stato un supporto prezioso. Dai dati in suo possesso si è riusciti a ricostruire in maniera abbastanza fedele la strada percorsa da Roma sino al Sannio. Infatti i 40mila deportati, con 25mila soldati, hanno, con ogni probabilità, imboccato i tratturi, vie larghe cento metri che già esistevano nel IV-V secolo avanti Cristo. Più difficile ricostruire il cammino precedente anche se, con ogni probabilità, sarà stata utilizzata la via Aurelia”.


E così pronti via, in mezzo alla pioggia (“quando sono partito c’era l’allerta arancione” ricorda ora con un sorriso) la prima pedalata avviene a Vezzano Ligure, per poi seguire il tracciato della ciclovia Tirrenica, passando per Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, arrivare nel Lazio e quindi nella capitale. Dove ad attenerlo c’era anche un pezzo di Lunigiana “a Roma sono stato ospite di Stefano Tozzi, originario di Succisa e presidente dell’Associazione “Amici della Lunigiana in Roma”. È stata una grande emozione”. Come del resto è stata toccante la visita al Museo nazionale dove è conservata la “Tabula alimentaria bebiana”: scoperta in località Macchia di Circello, comune del beneventano, che fa riferimento ai Liguri Bebiani ed è una disposizione imperiale per garantire il sostentamento dei bambini nei periodi di crisi e carestia. Il viaggio è poi proseguito lungo le vie dell’Italia centro meridionale, con l’ultima tappa che Marco ha percorso in compagnia “una trentina di ciclisti si sono uniti a me per gli ultimi km del mio percorso. È stato emozionante arrivare a Circello con loro, accolto con entusiasmo dalla cittadinanza, sindaco ed amministrazione in testa”.

Durante la sua permanenza a Circello, Marco ha visitato i resti della città antica di Bebio, che offre delle testimonianze della presenza dei Liguri nel Sannio. Una parentela tra i liguri apuani e i sanniti, sancita recentemente anche dal Dna. Infatti sono stati fatti degli studi e il risultato non lascia dubbi “tra le due popolazioni c’è una compatibilità del Dna del 50%, che rappresenta la testimonianza del connubio storico tra i Liguri Apuani e i Sanniti”, ci spiega Leoncini. Da quell’evento tragico oggi si riscrive una nuova pagina, fatta di scambi, proposte e ponti che uniscono. Due popoli, due territori, uniti da un viaggio in bicicletta e da una comune radice. (r.s.)