Tempeste d’ autunno: non c’è due senza tre

L’ autunno astronomico è in auge da sole due settimane; quello meteorologico, dopo le condizioni estive della prima quindicina di settembre, ha portato il transito di tre sistemi frontali (con relativi strascichi, specie del primo) che ne hanno mostrato il carattere ‘selvaggio’. Dopo gli eventi del 16 e del 26 settembre, infatti, ottobre è entrato nel vivo con ulteriori precipitazioni concedendo giusto il sole di venerdì 1.
Il quadro finale di settembre vede, in campo termico, la conferma dello scarto positivo rispetto alla norma: un surplus dell’ordine di 1,5°C in media da imputarsi in gran parte alle temperature massime, in eccesso di ben 2,7°C contro il quasi allineamento ai canoni delle temperature minime, sopra norma di appena 0,3°C. La temperatura media mensile, 19,2°C a Pontremoli (17,7°C la norma 1991-2020), pone il settembre 2021 al 13° posto nella classifica dei più caldi dal 1929.
Fedeli alle attese, sia l’indice di nuvolosità (4,4 decimi) che l’eliofania totale con 205 ore soleggiate. Le precipitazioni, distribuitesi in pochi giorni (5 anziché gli 8 ‘normali’ a Pontremoli) e con una concentrazione delle stesse, nell’interno, in soli due dei cinque giorni interessati, mostrano forti differenze; risultano, superiori alla norma di lungo periodo un po’ in tutta la provincia: in maniera più tenue a Villafranca-Ghiaione (174,0 mm), con uno scarto maggiore a Pontremoli-Verdeno (200,4 mm), arrivando a raddoppiare la norma sulla costa (Massa 251,6 mm) e, ancor più vistosamente, nella Lunigiana orientale (Gragnola 334,4 mm).
Tornando alla cronaca della settimana, settembre si è concluso fra brume e nebbie mattutine, buon soleggiamento lungo il dì e qualche fenomeno di instabilità il 29: temporale nel tardo pomeriggio sul crinale tra la Cisa e il Cirone con successivo, spettacolare, cumulonembo visibile al tramonto dietro la catena dell’Orsaro.
Venerdì 1, ottobre ai nastri di partenza con inibizione della brezza di valle da parte di una corrente favonica nel più basso fondovalle (massime fino a 27-28°C tra Villafranca e Aulla), mentre sabato 2 è iniziata la lunga attesa della forte perturbazione annunciata dalle previsioni. Il lentissimo progredire dell’attivo sistema frontale ha penalizzato la Liguria: Genova e parte della provincia, dapprima, domenica 3, con nubifragi già piuttosto pesanti; poi, con fenomeni decisamente più gravosi, il Savonese e parte della provincia di Alessandria nel basso Piemonte lunedì 4, mentre condizioni di marcata instabilità andavano estendendosi anche più a levante, alta Lunigiana compresa (75 mm a Pontremoli fino alle ore 14 di martedì 5, quando viene redatto l’articolo). Impressionanti gli accumuli registrati ai pluviometri di alcune località della Val Bormida: a Cairo Montenotte (SV), si è realizzato pure il nuovo record nazionale di pioggia caduta in sei ore: 496 mm (!!!), quota che ha superato i 472 mm diluviati nello stesso intervallo orario il 25 ottobre 2011 a Brugnato in Val di Vara durante la immane alluvione di dieci anni fa.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni