
Domenica scorsa il commiato in San Caprasio. Dal 1929 una presenza ininterrotta

Commozione e riconoscenza: sono stati soprattutto questi i sentimenti che domenica scorsa, 19 settembre, hanno caratterizzato il saluto di Aulla alle Suore Figlie di Gesù che dopo novant’anni di attività continua hanno lasciato la comunità aullese nella quale si erano stabilite nel lontano 1929. Nella chiesa di San Caprasio al termine della S. Messa delle ore 11, celebrata dal vescovo mons. Gianni Ambrosio, alla presenza del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, è stato il parroco don Lucio Filippi a consegnare alla Madre Generale, suor Maria Dora, una targa ricordo, simbolico atto di amore e gratitudine per una “missione” svolta ogni giorno nella cura e nell’educazione dei più piccoli, con uno sguardo attento ai bisogni delle famiglie e grande disponibilità verso tutti. Presenti anche alcune suore la cui attività ha caratterizzato la presenza della congregazione ad Aulla negli ultimi anni. Diverse generazioni di bambine e bambini aullesi, infatti, sono cresciute negli asili che le Suore Figlie di Gesù hanno aperto e gestito nel territorio aullese: oltre a quello nel capoluogo, infatti, un altro era stato organizzato nella vicina frazione di Pallerone. Fondata nel 1812 a Verona, dove ancora è la Casa Madre, la congregazione conta ancora oggi numerose sedi in Italia e all’estero che ospitano scuole, dall’Infanzia alle Medie.
Ad Aulla per decenni “l’asilo delle Suore” è stato l’unico esistente, organizzato anche in convenzione con il Comune che solo in epoca più recente aveva affiancato anche la scuola materna comunale. Periodi non facili quelli vissuti dalle Suore in Lunigiana, soprattutto durante il dramma della seconda guerra mondiale, nei lunghi mesi caratterizzati dalle bombe alleate e i rastrellamenti nazifascisti, quando arrivarono ad ospitare anche persone sfollate dalle proprie abitazioni. E subito dopo la fine del conflitto, nonostante la difficoltà del momento, ad Aulla vennero costruiti i nuovi edifici che si vedono nel cortile di San Caprasio, eretti sulle macerie della parte dell’abbazia distrutta dai bombardamenti. Edifici che, pur con la partenza delle Suore, restano patrimonio importante della comunità locale: acquistati dalla Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli continueranno ad ospitare attività di accoglienza. Uno è infatti in fase di ristrutturazione per diventare Centro della Caritas per Aulla e parte della Lunigiana; nell’altro la parrocchia, con un gruppo di volontari, vorrebbe continuare a far vivere l’attività di scuola dell’infanzia. Durante il commosso saluto di domenica della comunità aullese alle “sue” suore, oltre all’omelia pronunciata dal vescovo Ambrosio durante la S. Messa, si sono succeduti gli interventi del sindaco Valettini (che ha ricordato i suoi “tracorsi” di bambino frequentante proprio quell’asilo), di Chiara Angeloni (che ha sottolineato la grande disponibilità sempre dimostrata dalle Suore Figlie di Gesù) e del parroco don Lucio (che ha promosso l’organizzazione della giornata per salutare solennemente la partenza delle suore e ha rivolto a suor Maria Dora e alle consorelle presenti il ringraziamento della comunità). Al termine il pranzo consumato comunitariamente negli spazi allestiti all’interno del grande cortile di San Caprasio. (p. biss.)