Pontremoli: al via i lavori al ponte di Casalina per ripristinare la viabilità della Sp 42

Intanto è stata terminata la compilazione del progetto esecutivo del ponte Zambeccari. Con polemiche tra maggioranza ed opposizione sulla possibilità di individuare i finanziamenti

Il momento dello smontaggio del ponte Bailey a Casalina sulla Sp42
Il momento dello smontaggio del ponte Bailey a Casalina sulla Sp42

Al via i lavori per ripristinare la piena viabilità sulla Sp 42 del Cirone, sospesa da ormai oltre un anno all’altezza del km 5,500, per la chiusura del ponte nei pressi della frazione di Casalina a causa di criticità del corpo stradale e della struttura sottostante. È stato infatti recentemente disinstallato il ponte Bailey, che permetteva comunque il transito a senso unico alternato,e sono già entrati in azione gli operai della ditta Coaf che, in questa prima fase, hanno cominciato “i lavori di pulizia – come ci conferma l’assessore ai lavori pubblici Gianmarco Corchia – con lo svuotamento delle pile esterne (lato Cirone e lato Molinello)”. Si procederà poi alla costruzione di due pali per ponte “in pratica si creerà un muro in cemento che garantirà maggiore solidità alla struttura” e quindi si andrà a ricostruire la sede stradale. Inoltre, sul fondo del fiume, “verrà creata una griglia per permettere il corretto deflusso delle acque”. Per la tempistica, i lavori dovrebbero durare circa 3 mesi (80 giorni lavorativi), quindi, evidenzia Corchia “la speranza è che entro la fine di novembre la strada sia transitabile”. Il costo dell’opera, a carico della Provincia, è di 150 mila euro, a cui si devono assommare 30 mila euro per le spese per il collaudo della struttura. Per quanto concerne la viabilità attuale si utilizzerà la deviazione per Barcola/Previdè a senso unico alternato regolata da un semaforo.

Il ponte Zambeccari
Il ponte Zambeccari

E a proposito di ponti, nell’ambito della presentazione della lista “Cara Puntremal”, il vicesindaco, Manuel Buttini ha annunciato la conclusione dell’elaborazione del progetto esecutivo per il ripristino del ponte Zambeccari da parte della ditta DP Ingegneria Srl di Lucca. La ditta, a cui è stato affidato l’incarico per un importo di circa 33 mila euro, ha elaborato il progetto definitivo che stabilisce compiutamente i lavori da realizzare e contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio della concessione edilizia e dell’accertamento di conformità. “Sì – sottolinea l’assessore Corchia – ci è stato recentemente consegnato” ed in pratica è stata confermata la previsione stilata dalla società Vega Engineering, secondo cui ci vorrà una cifra attorno ad 1 milione e 700 mila euro per permettere il ripristino ed il consolidamento del ponte. Ed ora, si apre quindi la caccia a questi fondi, sicuramente ingenti. Il vicesindaco, da noi intervistato sulla questione, aveva annunciato che l’amministrazione si era messa in moto, tramite due bandi, “e tenendo comunque alta l’attenzione sulle risorse da intercettare da parte di Regione e Stato”. Secondo il capogruppo di minoranza, Umberto Battaglia, in realtà, la vicenda sarebbe stata affrontata con molta superficialità dall’amministrazione “si parla di questi due bandi ma in realtà sono quasi più delle suppliche sperando di ottenere dei fondi”, sottolinea ironicamente. Infatti, secondo il consigliere, la prima domanda, inviata al Ministero e al sottosegratario alle Infrastrutture “è più una richiesta di indicazioni di come e dove reperire i finanziamenti” e la seconda è all’interno “di un Bando, riservato però al completamento delle opere interrotte a causa della pandemia. Sicuramente la situazione dello Zambeccari non rientra in questi termini. Poi se per qualche miracolo arrivassero i fondi sarei il primo ad esserne contento. Ma questa è la dimostrazione della superficialità con cui l’amministrazione affronta i problemi” Al contrario si dice invece fiducioso l’assessore Corchia “le nostre domande sono state presentate correttamente e sono convinto che ci siano buone possibilità che i lavori al ponte vengano finanziati. In ogni caso, come abbiamo assicurato, l’opera sarà terminata entro il 2022 e se non troveremo i fondi in altra maniera, siamo pronti ad aprire un mutuo per dare il via ai lavori”. (r.s.)