
Tante iniziative tra storia, cultura, spettacoli e concerti

Non è facile raccogliere in un breve spazio i ricordi di quanto avvenuto nell’estate fivizzanese, seppur limitandosi agli eventi, a nostro giudizio, più significativi, inclusi quelli che non hanno avuto una grande risonanza nelle cronache della stampa. L’inaugurazione del “Lapidarium Apuanum” nel polo museale di Equi Terme, ad esempio, è stata una delle realizzazioni più importanti, perché carica di prospettive per il futuro di un territorio già ricco di richiami, dalle acque termali, al Parco delle Grotte, alla Tecchia, al Geolab, alla biodiversità. Tutto questo sollecita una domanda ricorrente fra la gente: riuscirà mai Equi a decollare, considerati anche gli ingenti investimenti programmati e finanziati sulla stazione e sulla contigua area camper e, magari, potendo contare su qualche acquirente dell’albergo presto di nuovo all’asta? Si potrebbe, quindi, fare un lungo elenco delle mostre, della presentazione di libri, di conferenze tenutesi nella biblioteca o nel Museo degli Agostiniani, fortemente indiziato ad ospitare a breve opere degli Uffizi di Firenze, o degli spettacoli prestigiosi.

Su tutti ci sembra spiccare il “Premio Librarian Jacopo da Fivizzano”, giunto alla seconda edizione e nato per celebrare il pioniere della stampa a caratteri mobili (già nel 1471, 750 anni fa), il fivizzanese Jacopo. La presenza del ballerino cubano Maykel Fonts, della cantante Marziota Valdes, del chitarrista argentino Jesus Lanterno hanno dato un tocco di internazionalità alla manifestazione, come già era avvenuto per il “Simposio lunense” con artisti di ogni nazione. Grande successo ha riscosso anche la tappa del 45° Giro della Lunigiana, riservato a juniores provenienti dall’Europa e da altri continenti, che a molti Fivizzanesi ha richiamato alla memoria il Circuito del Belvedere, che era corso da ciclisti professionisti. L’ultimo risale al tempo in cui era sindaco Sandro Bondi. La maggior parte degli eventi estivi è stata il frutto dell’organizzazione del Comune e della Pro loco, ma molti sono stati quelli “messi in scena” dalle Officine TOK, che hanno portato spettacoli di qualità anche nei più piccoli paesi, come a Mozzano nella serata riservata a bambini e grandi del 3 settembre, con incasso devoluto ad AMAAFRICA Onlus.

Non sono mancate neppure le iniziative delle associazioni, come il concerto degli UNGLUPPED (ex Nomadi) ad opera dell’U.S.D. Monzone 1926, che ha richiamato nella piazza della Stazione un numeroso pubblico. Si può dire, a ragione, che per Fivizzano, nonostante tutte le problematiche e gli obblighi giustamente imposti dalla pandemia, sia stata una estate degna dei tempi migliori, forse una delle più ricche di attrazioni. Ma di questa stagione hanno favorevolmente colpito anche alcuni lavori che l’Amministrazione ha realizzato o programmato nelle piccole frazioni, come l’asfaltatura (per 280.000 euro) delle strade per Collecchia, Alebbio, Soliera, Turano, Virolo, Sassalbo, Fazzano, Sercognano, Equi, Magliano, Posara,…. Non meno significativo è stato il recupero di qualche cappella, anche cimiteriale, e di lavatoi, come di quello di Aiola. L’auspicio è che questo sia il segno della volontà dell’Amministrazione di intervenire su quelli che sono i simboli di un modo di vivere ormai scomparso, ma da salvaguardare perché testimonianza dell’identità della vita paesana e contadina. Non sarebbe male che fossero censiti tutti i lavatoi e le fontane del Comune, come degli oratori, e, poi, programmare un graduale intervento per il loro recupero. Se in alcuni paesi le persone vi hanno provveduto in proprio, vuol dire che tengono a conservare queste silenziose presenze.
Andreino Fabiani