Lo scorso anno 800 milioni di persone hanno sofferto la fame

A Roma il pre-vertice FAO sui sistemi alimentari. “Cambiare le politiche, la modalità e il modello” La pandemia ha aggravato una situazione già difficile: “servono sistemi alimentari migliori”

Si è svolto questa settimana a Roma, nel quartier generale della Fao, il Pre-vertice sui sistemi alimentari, appuntamento che guarda al vero e proprio Vertice sui sistemi alimentari convocato dal segretario generale Antonio Guterres per settembre a New York. I lavori sono stati aperti dal direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), Qu Dongyu: “Stiamo attraversando un momento critico – ha esordito – già prima della pandemia molti sistemi alimentari non erano inclusivi, efficienti e sostenibili, e la pandemia ha peggiorato questa situazione”.
“Serve un approccio coordinato per la produzione alimentare – ha aggiunto – per raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi dell’Agenda di sviluppo 2030, dobbiamo cambiare le politiche, la mentalità e il modello di business. Dobbiamo focalizzarci su sistemi agroalimentari migliori, per non lasciare indietro nessuno”.  Qu Dongyu ha ricordato che, per migliorare le condizioni socio-economiche delle popolazioni, “abbiamo disegnato pacchetti di soluzioni specifici per ogni Paese, in base alle sue caratteristiche, per rispondere alle disuguaglianze delle comunità locali e con gli stakeholder”. L’obiettivo per il direttore della Fao è raggiungere “zero waste and zero hunger”, ossia “zero sprechi e zero fame”. 

L’intervento del presidente del Consiglio, Mario Draghi, al pre-vertice Fao di Roma sui sistemi alimentari

Da parte sua il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, intervenendo all’apertura del Pre-vertice ha sottolineato che “Stiamo attraversando un momento cruciale. Nel mondo, lo scorso anno, 800 milioni di persone hanno sofferto la fame, ben 100 milioni in più rispetto al 2019, non ultimo a causa della pandemia di Covid-19” ma a generare questa situazione contribuiscono anche “povertà, diseguaglianze e gli alti prezzi del cibo, gli effetti dei cambiamenti climatici e i conflitti. Eppure c’è ancora speranza”.
Il segretario generale ha ricordato che anche i sistemi di produzione sono responsabili delle emissioni di gas serra e dell’80% della perdita di biodiversità. Secondo Guterres, quindi, “dobbiamo rispondere a queste sfide con idee, energia e partnership, perché affrontare il tema dei sistemi alimentari significa raggiungere i 17 obiettivi dell’Agenda 2030”. (A.F. – Agenzia DiRE – www.dire.it)

“Ogni giorno nel mondo circa 7.000 bambini sotto i cinque anni
muoiono perché non hanno di che sopravvivere”

“Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione”. È il commento del Papa all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, al centro anche dell’omelia preparata dal Santo Padre per la messa di domenica scorsa nella basilica di San Pietro e letta da mons. Fisichella.
“Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli”, le parole di Francesco all’Angelus dalla sua finestra che si affaccia in piazza San Pietro: “È stato calcolato che ogni giorno nel mondo circa settemila bambini sotto i cinque anni muoiono per motivi legati alla malnutrizione, perché non hanno di che sopravvivere”.
“Di fronte a scandali come questi – ha spiegato il Papa – Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell’amore, nel potere del servizio, nella forza della gratuità”. (M.N. – Agenzia SIR)