
Il padre dell’Unione europea. “La via della santità può passare dalla politica”

Robert Schuman, “padre dell’Europa”, primo presidente del Parlamento europeo è stato dichiarato “venerabile” da Papa Francesco. Quale significato ha questo atto? Ne parliamo con Edoardo Zin, tra i maggiori conoscitori italiani della figura dello statista francese, e componente dell’Institut Saint Benoit che da anni sostiene la causa di beatificazione del politico francese.
“Il decreto firmato da Papa Francesco indica che Robert Schuman ha vissuto ‘in modo eroico’ le virtù evangeliche – spiega – e, pertanto, gli si può attribuire il titolo di ‘venerabile’, primo passo verso la beatificazione e, se Dio vorrà, verso la canonizzazione”.
Zin aggiunge: “c’è una circostanza singolare nella richiesta di beatificazione di Schuman. Di solito i postulanti, cioè i richiedenti la causa di beatificazione, sono chiese locali o congregazioni religiose Nel caso di Schuman sono persone di molte nazionalità che hanno conosciuto in vita Schuman, suoi diretti collaboratori o suoi amici, o suoi estimatori e non tutti sono cattolici. I postulanti la causa si unirono in un Istituto legalmente riconosciuto e presentarono la domanda al vescovo di Metz, dove Schuman aveva trascorso gran parte della sua vita. Il vescovo Raffin accettò l’istanza e la fase diocesana del processo canonico, aperta nel 1990, si concluse nel 2004. Tutte le testimonianze rese e trascritte furono inviate alla Congregazione dei Santi che, dopo averle consultate, e sentito il parere dei teologi, ha emanato il decreto firmato sabato scorso da Papa Francesco”.
E ancora: “La Dichiarazione del 9 maggio 1950 rappresenta il culmine dell’impegno politico di Schuman. Gli storici fanno partire da essa il processo d’integrazione verso un’Europa unita politicamente, ma essa è il traguardo di un vincolo con la terra d’origine di Schuman, l’Alsazia e la Lorena, naturalmente francese e divenuta per tre volte tedesca, dopo tre guerre cruente. La determinazione di Schuman è quella di stabilire in Europa una pace sicura e duratura, costruendo una comune casa la cui pietra angolare è il perdono verso l’ex nemico”.
Si può diventare santi agendo in politica? “Perché no? Per un cristiano – continua Edoardo Zin – la via della santità può passare attraverso la politica: Schuman era fortemente saldo nella fede che alimentava quotidianamente con l’Eucarestia, la riflessione sulla Parola di Dio e una virile devozione verso la Vergine. Dialogava con tutti senza imporre le proprie convinzioni religiose che non ostentava. Era mite ed umile di cuore, competente nel lavoro parlamentare, forte e costante per raggiungere la meta finale, prudente nel vagliare la realtà. Questo artigiano di pace si abbandonava totalmente a Dio, si sentiva uno strumento della Provvidenza, compiva ogni azione nel nome del Signore. Forse non prevedeva l’avvenire dell’Europa d’oggi, ma lo preparò”. (G.B. – SIR)