
Amministratori, onorevoli e l’assessore regionale Baccelli, si sono mossi in bicicletta dalla Pieve di Sorano a Filattiera, sino alla stazione ferroviaria di Pontremoli per chiede l’inserimento del progetto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Sindaci, onorevoli del territorio e un assessore regionale in bicicletta da Filattiera a Pontremoli per chiedere che sia inserito all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo il finanziamento del raddoppio della Ferrovia e del Valico Pontremolese. Un’opera strategica di cui si parla da decenni e che sarebbe fondamentale non solo per la Lunigiana e i suoi 14 Comuni, ma anche per la ripresa sostenibile dell’Italia e per la valorizzazione delle aree interne e del trasporto intermodale tra Padana, Toscana e porti del Mar Ligure e Tirreno. L’evento si è tenuto martedì 1 giugno, all’interno alla manifestazione “Voler bene all’Italia”, la festa dei piccoli comuni promossa da Legambiente.

Molti amministratori locali, a cui si sono uniti gli onorevoli Cosimo Ferri e Martina Nardi, e l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Stefano Baccelli, sono partiti inforcando le biciclette, fornite dai ragazzi di Sigeric, dalla Pieve di Sorano sino ad arrivare alla stazione ferroviaria di Pontremoli.
Ad aprire le riflessioni il membro direttivo nazionale di Legambiente e vicepresidente della sezione Legambiente Lunigiana, Matteo Tollini: “L’adeguamento di questa linea ferroviaria è un intervento strategico che Legambiente ha sempre sostenuto e ripreso nel 2019 con il Manifesto per la Pontremolese, poi nel 2020 con la proposta fatta al governo di inserire l’opera nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dovrà programmare i fondi di Next Generation EU. Siamo consapevoli che il percorso non sarà veloce, ma mi sento di esprimere un cauto ottimismo: tutti – conclude Tollini – hanno manifestato la volontà di sostenere la realizzazione dell’opera che rappresenta uno strumento indispensabile per rompere l’isolamento dei territori appenninici e delle aree interne, per migliorarne i servizi e promuoverne la competitività a beneficio degli abitanti e del turismo sostenibile”.
Concetti condivisi anche dall’assessore Baccelli che sembra mettere su bianco che da Firenze si vuole davvero puntare, e non sempre si è avuta questa sensazione, sulla Pontremolese: “realizzare il raddoppio della Pontremolese – sostiene Baccelli – vuol dire potenziare lo sviluppo del trasporto sia delle merci che dei passeggeri e dal punto di vista ambientale togliere i tir dalle strade e spostarli sul ferro”.

“La Lunigiana ha sempre risposto compatta aderendo ad iniziative come questa per mettere alla luce l’importanza del raddoppio ferroviario – ha evidenziato l’onorevole Ferri – oggi siamo molto più avanti rispetto a qualche anno fa. Questo ci fa ben sperare ma è evidente che non bisogna abbassare la guardia”.

“Questo deve essere un treno per il futuro – ha esordito con un evidente gioco di parole il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa – sappiamo della vocazione turistica della Lunigiana e questa deve essere rafforzata dalla presenza di mezzi di trasporto sostenibili. Quindi potenziare la Pontremolese ma anche investire sulla viabilità della bicicletta come abbiamo fatto con la Ciclabile dei Castelli, che può puntare a congiungersi con la zona tirrenica della Toscana. Rappresentando anche un importante richiamo per una tipologia di turismo in forte crescita”.

Ha concluso la serie di interventi la sindaca di Filattiera, Annalisa Folloni che con un discorso molto appassionato ha sottolineato come sia felice del fatto che “finalmente la Toscana ci creda davvero nel progetto della Pontremolese. Ora la nostra voce diventa più forte per far sì che le risorse per questo strategico intervento vengano inserite nel PNRR”. Come al solito si sono spese tante parole importanti nei confronti di quest’opera che viene segnalata come fondamentale. Se a queste parole seguiranno fatti concreti lo vedremo nel prossimo futuro. (r.s.)