Pontremoli accoglie gli “smart workers”

Due famiglie già trasferite e una terza in arrivo. Ma soprattutto c’è grande interesse con oltre 40 richieste di informazioni in attesa di potersi nuovamente muovere

“Stanno bene? Pensa che una delle coppie presenti a Pontremoli ha già prolungato il contratto di affitto. Ma non solo, quando li abbiamo contattati ci hanno risposto sicuri ‘Noi da qua non ce ne andiamo più via’”. Basterebbe solo questo aneddoto raccontatoci da Andrea Angella, uno degli ideatori del progetto per avviare una campagna di sensibilizzazione verso la possibilità di effettuare lo smart working a Pontremoli (ne abbiamo parlato nel numero 42 del 7 novembre scorso), per capire che l’iniziativa sta avendo successo. Certo la pandemia, la difficoltà di attraversare le regioni in questa continua altalena cromatica tra giallo, arancione e rosso, non sta facilitando la situazione ma sicuramente c’è molto interesse verso questo progetto che ha visto tra i principali artefici un gruppo di trentenni-quarantenni pontremolesi riuniti attorno all’associazione di turismo responsabile “Farfalle in Cammino”.

Andrea Angella, uno degli ideatori del progetto di Smart Working a Pontremoli
Andrea Angella, uno degli ideatori del progetto di Smart Working a Pontremoli

A circa sei mesi dalla partenza del progetto sono tre le famiglie che hanno accolto l’invito e si sono o stanno per trasferirsi a Pontremoli. Due sono già arrivate in città: ad aprire il cammino, prima del passaggio a zona arancione, una giovane coppia di Piacenza lui cartografo per un’azienda di Parma, lei nel campo delle risorse umane per un’azienda di Milano. Sono stati anche i primi che hanno potuto godere della “giornata di welcoming” con i promotori dell’iniziativa che li hanno accompagnati (servizio valido per tutti i nuovi smart workers) lungo le vie della città per imparare a conoscere più nel dettaglio Pontremoli, le sue tradizioni, i suoi abitanti e gli altri lavoratori “start-workers”. Un servizio che si aggiunge a quello di supporto nella ricerca dell’abitazione. Alla coppia piacentina si sono presto aggiunti altri due compagni di vita, lui milanese, musicista specializzato in registrazioni audio e lei americana copy writer per riviste straniere dedicate alla gastronomia e turismo. “Sono arrivati da Dublino – ci racconta con un sorriso Angella – e si sono tappati in casa alla ricerca della più assoluta tranquillità. Speriamo di potergli fare ammirare presto le bellezze di Pontremoli”. E in lista d’attesa c’è una terza famiglia, una giovane coppia con tre figli piccoli che da Milano attendono il via libera per poter iniziare la propria avventura pontremolese. Ma oltre a loro ci sono tantissime persone che si stanno interessando e stanno mettendo in cantiere l’ipotesi di cambiare vita e di venire a vivere sulle sponde del Magra “abbiamo avuto oltre 40 richieste, soprattutto da Lombardia ed Emilia Romagna – sottolinea Angella – ovviamente la situazione pandemica e l’impossibilità di attraversare le regioni sta bloccando un po’ tutti. Comunque l’interesse c’è. Poi, inevitabilmente, di questi 40 qualcuno si trasferirà altri torneranno sui loro passi. Comunque il solo avere creato questo interesse è significativo delle potenzialità del progetto”.

Una suggestiva immagina dall'alto del centro storico di Pontremoli (foto Lunigiana World)
Una suggestiva immagina dall’alto del centro storico di Pontremoli (foto Lunigiana World)

Del resto “Pontremoli è una piccola città ma che ha tutti i servizi che servono, un’ottima qualità della vita e un senso di comunità unico e travolgente. Sono questi gli aspetti che attraggono”. Tanto che quando chiediamo se i nuovi cittadini hanno segnalato qualche problematica nella loro vita pontremolese per Angella diviene quasi difficile rispondere “ma piccole cose, magari un’illuminazione migliore in alcune zone della città. Ma per il resto sono tutti entusiasti della bellezza del territorio e della qualità della vita”. Visto che tutto sembra procedere a gonfie vele, è inevitabile la domanda sui progetti futuri, in particolare se c’è l’ipotesi di allargare questa iniziativa ad altre aree della Lunigiana “per il momento abbiamo iniziato una sinergia con il borgo di Apella (ne abbiamo parlato nel numero 13) con loro che rispetto a noi hanno più la vocazione al soggiorno turistico di breve durata mentre noi puntiamo maggiormente sulla presenza medio lunga. Poi nessuna preclusione per allargare il progetto in altre aree della Lunigiana, ci sono solo due punti chiave da rispettare: volontà di accoglienza e ovviamente collegamento internet di buona qualità”. Per quanto concerne invece l’attività pontremolese, anche se la pandemia ha rallentato i lavori, si è recentemente provveduto a tradurre anche in inglese il sito ufficiale (start-working.it) “e poi, quando sarà nuovamente possibile muoversi, ci attiveremo per una nuova campagna promozionale. Con particolare attenzione anche all’estero”. Inoltre, tra i progetti futuri, “c’è l’idea di creare dei veri e propri eventi di benvenuto per coinvolgere nella comunità i “nuovi cittadini”. Con il supporto del Lions e del Rotary partner importanti di questa iniziativa”, a cui si aggiunge la proposta di creare “un’area di coworking (luogo dove di condivisione di un ambiente di lavoro) nel castello del Piagnaro. Per creare ancora di più un legame tra la città e i suoi nuovi abitanti”. (Riccardo Sordi)