
Il 7 dicembre del 1921 veniva inaugurata l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù. Fondatore e rettore a vita il milanese padre Agostino Gemelli; francescano, medico, psicologo e accademico. Oggi, l’ateneo, privato e di ispirazione cattolica, vanta una dimensione nazionale con i suoi cinque campus: Milano, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. La ricorrenza centenaria viene preparata, questo 18 aprile, dalla 97a Giornata dedicata alla Università Cattolica, con lo slogan “Un secolo di storia davanti a noi”, che coincide con il titolo del messaggio diffuso dalla Cei per l’occasione. In quel lontano giorno prendeva forma un luogo di alta formazione accademica, promosso dalla Chiesa “in un tempo in cui i cattolici restavano ancora ai margini della vita sociale e culturale del Paese”.
Una vera e propria sfida, confidando nell’aiuto del Sacro Cuore di Gesù. L’allora arcivescovo di Milano, card. Achille Ratti, futuro Papa Pio XI, fece un discorso di grande apprezzamento per incoraggiare lo sviluppo dell’ateneo, augurando: “Vivat, crescat, floreat”. Da allora la “Cattolica” si è sempre qualificata come istituzione educativa a servizio della Chiesa e dell’intera società civile, nella consapevolezza che il sapere e la ricerca non sono fini a se stessi, ma devono essere orientati al bene comune. Necessita sempre di pi, una visione “antropologica” della cultura, intesa come capacità umana di dare significato all’esistenza in modo consapevole.
Eppure, nelle culture odierne, l’uomo è sempre più dipendente dagli strumenti e dalle strutture da lui create, schiavo del ritmo che esse impongono. La secolarizzazione mostra il suo volto nell’esaltazione dell’avere e del profitto. Urge esprimere e diffondere una cultura che non si limiti alla critica e alla denuncia ma sappia porre fondamenta, ricercare dialogo e corretta comunicazione.
L’Università Cattolica continua a svolgere questo grande servizio per la crescita integrale di ogni persona, dando seguito al messaggio di Gesù per la diffusione di una cultura capace di promuovere e difendere il valore della vita.
Oggi ci troviamo di fronte ad un nuovo patto generazionale: si parla molto di ripartenza, di responsabilità, di speranza, dopo le grandi preoccupazioni suscitate dalla pandemia. I giovani cercano testimoni coerenti, credibili, rassicuranti e luoghi giusti che sappiano aiutarli a maturare dal punto di vista umano, culturale e spirituale per divenire protagonisti consapevoli del tempo che verrà.
Cresce, nelle nuove generazioni, la domanda di senso e di criteri etici. Ed allora ci sentiamo solidali ed uniti nell’intento primario dell’Università Cattolica, auspicando che essa realizzi sempre più quelle finalità che legittimano la sua presenza nel tessuto dell’Italia. Faro e volano per accompagnare i giovani nel loro percorso formativo ed espressione della volontà della Chiesa di essere a servizio della promozione umana.
Ivana Fornesi