
La decisione della Prefettura, dopo che gli sono stati revocati gli arresti domiciliari commutati in obbligo di residenza nel comune

Filippo Bellesi può tornare a ricoprire il ruolo di sindaco di Villafranca. Lo ha deciso la Prefettura di Massa Carrara dopo che il giudice per le indagini preliminari Marta Baldasseroni ha deciso di revocarne gli arresti domiciliari. Dopo alcuni giorni di valutazione, la Prefettura ha deciso, quindi, di annullare anche il provvedimento di sospensione dalla carica di primo cittadino. Il provvedimento degli arresti domiciliari è stato commutato con l’obbligo di dimora nel territorio di Villafranca, visto che, Bellesi resta comunque ancora indagato nel caso dell’inchiesta Serinpier scoppiata lo scorso dicembre. Una vicenda che lo ricordiamo, secondo gli inquirenti avrebbe visto i dirigenti della società che gestisce numerose strutture protette per l’accoglienza attivare un sistema collaudato di corruzione basato sulla metodica assunzione di parenti e amici dei funzionari pubblici, tra cui quelli addetti al controllo del settore. Un’inchiesta che ha portato ad 8 arresti domiciliari e 22 persone denunciate. Ai domiciliari con l’accusa di corruzione era finito anche Filippo Bellesi a cui viene contestato di aver concesso, alla cooperativa Serinper una autorizzazione in deroga ad operare nella struttura “Casa di Bastian” centro di giustizia minorile nel Comune di Villafranca nonostante personale del Comune e della commissione di vigilanza della Asl avessero segnalato gravi carenze strutturali dell’edificio. Accuse che Bellesi ha sempre respinto ed oggi i suoi legali (Mirco Battaglini e Jacopo Ferri) gioiscono per il suo ritorno in libertà e quindi al ruolo di primo cittadino “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Battaglini – l’attenuazione della misura è un primo passo importante. Avremo modo e tempo per chiarire comunque la posizione del nostro assistito”. Inoltre, nei giorni scorsi, ad un’altra persona coinvolta nell’inchiesta sono stati revocati gli arresti domiciliari: si tratta di Paola Giusti, responsabile dei servizi sociali e dell’area minori del Comune di Massa.
Resta aperta la casa accoglienza “Casa di luna” a Villafranca
Resta aperta la casa di accoglienza “Casa di luna”, a Villafranca. Comune e Asl avevano chiesto la sospensione dell’attività della struttura, gestita dalla cooperativa Serinper, dopo gli accertamenti della Commissione multidisciplinare. “La casa – spiega il vicesindaco Loris Bernardi – ospita attualmente 19 persone, tutte mamme con figli minori. Secondo la Commissione è un numero troppo alto rispetto alle capacità di accoglienza ed è il motivo per cui, all’indomani degli arresti legati all’indagine su Serinper, abbiamo deciso di chiedere la sospensione temporanea dell’attività”. Il Tar ha accolto la richiesta degli avvocati di Serinper perché il 31 marzo, l’istanza cautelare sarà discussa in Camera di consiglio. “Fino ad allora – spiega Bernardi – la casa resta aperta. La procura non ha rilevato casi di maltrattamenti, ma secondo la Commissione gli ospiti sono troppi, ed è questo il motivo dell’ordinanza su cui Serinper ha fatto opposizione”.