
Il miglioramento del percorso viario favorirebbe la comunicazione tra Lunigiana orientale e la costa con vantaggi anche dal punto di vista turistico per il territorio

Tra le proposte di collegamento tra la Lunigiana orientale e la costa sta diventando oggetto di rinnovata attenzione la cosiddetta “”Spolverina”. Un plauso va certamente all’impegno dei comitati, delle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e delle forze politiche per la “Direttissima, la Strada dei sogni Fivizzano-Mare”, che recentemente ha richiamato su di sé l’interesse dei territori, toscani ed emiliani, che possono trarre beneficio, economico, culturale, sociale, dalla sua realizzazione, nella quale con lungimiranza aveva sempre creduto e per la quale aveva operato il suo primo ideatore, il prof. Gino Chinca. Contestualmente, però, non deve essere trascurata la provinciale che unisce, a partire dagli anni del secondo dopoguerra, la Valle del Lucido con Carrara. Ha inizio a Monzone, costeggia Isolano, attraversa Tenerano, fiancheggia Marciaso e, dopo qualche chilometro, si inserisce nella diramazione per Carrara e Fosdinovo (il nome “Spolverina”, per alcuni, deriverebbe dalla polveriera di Forte Bastione, fortezza militare, a circa 700 metri di altitudine, finita di costruire nel 1885 per proteggere il porto e l’arsenale della Spezia). è una strada di montagna, piena di curve, in vari punti stretta, spesso per la caduta di frane o cedimenti della carreggiata è stata chiusa al traffico anche per lunghi periodi, “quello legale, non quello abusivo”.

Francesco De Pasquale
Ma ora, finalmente, le frane sono state consolidate, alcune curve sono state allargate, il fondo stradale asfaltato. Quanto utile è stata ed è questa viabilità! Basti pensare che le cave del Sagro un tempo dai cavatori venivano raggiunte a piedi da Vinca e da Monzone e dagli altri paesi della vallata. Chi, oggi, lavora a Carrara, chi deve raggiungere l’ospedale o qualche ufficio in 30 minuti può arrivare in città. Se, poi, il Comune di Carrara si decidesse, una volta tanto, a trovare soluzioni alternative all’attraversamento delle strettoie di Castelpoggio e di Gragnana, i tempi di percorrenza e la sicurezza ne trarrebbero sicuro vantaggio, anche perché alla Spolverina va a confluire una vasta rete di strade, che toccano Ceserano, San Terenzo Monti, Tendola, nella Valle del Bardine, o Campiglione, Cecina, Bardine di Cecina, nel Piovere, per citare solo alcune frazioni. Eppure il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale conosce bene la strada, perché la utilizzava, magari lamentandosi, per giungere alle Scuole di Monzone dove insegnava. Quale incremento turistico potrebbero avere Equi Terme e i paesi della Valle del Lucido, ma anche Marciaso, se le persone della costa avessero a disposizione una viabilità più scorrevole? Ma la “Spolverina” è anche una attrattiva di per sé, in quanto dai punti panoramici attrezzati che si trovano lungo il suo percorso si possono abbracciare con lo sguardo la valle della Magra ed il golfo della Spezia con le Cinque Terre, fino alle isole dell’Arcipelago Toscano. Insomma ci sono tutti gli elementi che spingono a valorizzarla, nonostante la presenza di due possibili inconvenienti, uno controllabile dagli interventi amministrativi, il transito verso Monzone, che si dice imminente, dei camion carichi dei marmi dei ravaneti delle cave del Sagro, l’altro la fitta nebbia, che nei giorni umidi rende difficoltosa la guida nel tratto da Marciaso alla diramazione per Fosdinovo e per Carrara. Molte volte abbiamo scritto di questa importante viabilità e, ora, con piacere registriamo che una forza politica, come Forza Italia, con il suo referente per Fivizzano, Vittorio Marini, solleciti pubblicamente l’impegno della Provincia e delle Istituzioni interessate a reperire i finanziamenti per dare definitivo e dignitoso assetto ad una strada che, specialmente in estate, è piacevole anche solo percorrere.
Andreino Fabiani