
L’iniziativa, che vede coinvolto il Parco dell’Appennino, prevede l’inserimento di 46 nuovi comuni portando ad 80 gli enti compresi tra le Province di Massa, Lucca, Modena, Parma e Reggio Emilia.

Non è certo la prima volta che il nostro settimanale si interessa, e segue, gli obiettivi inclusi nei percorsi scelti dal Parco dell’Appennino Tosco – Emiliano “Mab – Unesco”, specificando che l’acronimo “Mab”, tradotto in italiano, significa “Uomo e biosfera”: programma prettamente scientifico intergovernativo, avviato dall’Unesco nel 1971, al fine di promuovere un rapporto armonico tra noi e l’ambiente che ci ospita, sottolineato più volte anche da Papa Francesco, mediante il rispetto e la tutela della biodiversità e dello sviluppo sostenibile. Un sistema, quello del Parco, di straordinaria varietà con indiscusse valenze ambientali, culturali, enogastronomiche: creste, rilievi, valli, brughiere, praterie, laghetti e torbiere di origine morenica, sono solo un esempio della miriade di paesaggi che caratterizzano il Parco. Proprio per questo la Lunigiana tutta mira a farne parte, accanto ai tanti Comuni che, da parecchio, han dato la loro adesione. Ultimamente pure Luni, unico Comune spezzino, si è fatto avanti con la “benedizione” del primo cittadino Alessandro Silvestri il quale ha esplicitamente evidenziato gli sforzi del suo Comune e degli imprenditori per attuare produzioni tipiche in linea con l’equilibrio naturale. In un quinquennio “Mab – Appennino Tosco Emiliano” ha dato vita a circa 70 pogetti che spaziano in ambiti diversificati, a partire dai soggiorni studio – lavoro per studenti, come ha tenuto a ribadire il sindaco di Bagnone, Carletto Marconi convinto sostenitore del Parco, come il predecessore Gianfranco Lazzeroni. I giovani, guidati da tutor, esperti di ambienti e paesaggi, sono attivamente coinvolti in attività pratiche di cura del territorio per aumentare la conoscenza della storia dell’Appennino. Solo così può decollare l’agognato turismo.

Nel mese di dicembre del 2020 è giunta all’Unesco la proposta di allargamento della “Riserva Mab”per cui, ai 34 attuali Comuni, se ne dovrebbero aggiungere 46, per un totale di 80, compresi tra la Province di Massa, Reggio Emilia, Parma, Modena e Lucca (la conferma dovrebbe arrivare tra giugno e luglio), spalmati su 500 mila ettari di territorio. “Tutta la Lunigiana, dalla via Emilia al mare, hanno commentato Fausto Giovanelli, presidente del Parco e Filippo Lerenzini, consulente della Riserva, entrerà nel “Mab – Unesco” dando valore alla connessione Costa – interno e rafforzando la capacità di rinnovare ed innestare realtà imprenditoriali che puntino alla dolente economia attuale, chiave di volta per rilanciare aree marginali, maggiormente in sofferenza. Da ogni punto di vista. Indispensabile superare i campanilismi e mettere insieme idee, progetti, esperienze a vantaggio di una grossa fetta di collettività, contando su filoni moderni, come lo sviluppo sostenibile”. Insomma una “full immersion” intelligente e pratica affinchè si arrivi dalle parole ai fatti concreti. Anche perché siamo veramente stanchi di chiacchiere a vuoto, escluse quelle “carnevalesche”. Le varie informazioni offerte dall’allargamento giungeranno, on line, causa pandemia, all’Assemblea consultiva entro il 19 febbraio 2021. Confidiamo in progetti importanti capaci di generare opportunità lavorative affinchè la tanto manducata parola “rilancio” non resti un suono, ma si trasformi in “policy”, dallo sguardo lungo, con finalità chiare atte a ridare fiducia e speranza. Soprattutto vinca la dignità del lavoro.
Ivana Fornesi