“Patto” tra le comunità per valorizzare il cibo del crinale

Approvato dalla giunta comunale il progetto che vede il comune di Pontremoli capofila in un percorso che coinvolge le Province  di Massa Carrara, Parma, l’Unione di Comuni e  il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano 

Una suggestiva immagine di uno scorcio montano all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino
Una suggestiva immagine di uno scorcio montano all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino

Con l’approvazione da parte della Giunta Comunale del “Patto delle Comunità del cibo di Crinale 20 40”, lo scorso 30 settembre, il comune di Pontremoli dà ulteriore slancio a questa nuova realtà che sta nascendo sull’Appennino tosco-emiliano, che vuol rafforzare e valorizzare l’identità di chi vive e lavora sul crinale a cavallo di due regioni. Un’idea che sta diventando realtà e che è partita nel dicembre 2019, promossa dagli Assessorati all’Agricoltura delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, dal Comune di Pontremoli e dall’Associazione Amici dell’Alberghiero, ed ha iniziato a Pontremoli il percorso per la sua costituzione, L’obiettivo generale è quello di sostenere le produzioni agroalimentari tipiche, tutelare l’ambiente e la biodiversità e anche, più in generale “risvegliare l’orgoglio di chi vive in aree fragili” come ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Toscana Marco Remaschi.

Un'immagine che prova ad esemplificare la fusione tra cibo e montagna
Un’immagine che prova ad esemplificare la fusione tra cibo e montagna

Una realtà che coinvolgerà tutti gli enti presenti sul territorio, oltre alle regioni quindi, le province di Massa Carrara e di Parma, i comuni della zona e il Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. Nel patto viene affermata la volontà di esaltare il grande valore etnografico ed antropologico del Cibo, inteso in tutte le sue accezioni, assumendo un impegno concreto per tutelare il contesto unico del Crinale salvaguardando nei valori e dando nel contempo, sulla base delle conoscenze della civiltà, della storia, delle tradizioni e delle risorse naturali con particolare riferimento all’agro-biodiversità, un reale impulso allo sviluppo sostenibile di un territorio di confine, un tempo culla di tradizioni e di scambio. Il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, comune capofila del progetto, ha assicurato che “l’immenso patrimonio materiale e immateriale che da generazioni disegna il nostro territorio sarà al centro dell’interesse della Comunità del Crinale insieme ai principi dell’Agrobiodiversità, che impareremo a conoscere, tutelare e valorizzare”. Il progetto “Comunità del cibo di Crinale 2040” ha già raccolto l’adesione delle Province di Massa Carrara e Parma, del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, dei Parchi Regionali dell’Emilia Occidentale, dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, del Gal Consorzio Lunigiana e del Gal del Ducato; Ora sarà tutto lavoro da fare per tutelare e rilanciare luoghi che da zone marginali possono diventare fonte di nuove idee e di nuove economie e modi di vivere e che vuol vedere il cibo e chi lo coltiva al centro di questo progetto.