L’ipotesi di un nuovo centro commerciale è l’attuale pomo della discordia

Dovrebbe sorgere proprio di fronte al casello autostradale e suscita polemiche anche all’interno della maggioranza

Un albergo, un ristorante o, forse, ancora di più: un centro commerciale proprio di fronte all’ingresso del casello autostradale di Pontremoli, poche centinaia di metri dopo la salita della Pieve di Saliceto e l’incrocio con il ponte di Santa Giustina, in quell’area verde subito dopo la curva che porta alla frazione di Oppilo. Un’idea che aveva cominciato a circolare già da qualche anno (le prime voci sono addirittura della seconda metà degli anni ’90) ma che, come tanti altri progetti, sembrava la classica cattedrale nel deserto di cui si favoleggiava con un mezzo sorriso, con l’idea che in realtà difficilmente si sarebbe mai vista la posa dell’ipotetica prima pietra.

L’area interessata dal progetto con, sullo sfondo, l’ingresso del casello autostradale.
L’area interessata dal progetto con, sullo sfondo, l’ingresso del casello autostradale.

Al momento la situazione è ancora ben lontana dal vedere in azione ruspe e operai ma un primo importante passo è stato comunque compiuto da parte del Consiglio comunale, che nel corso dell’ultima assise ha approvato la variante al Piano Operativo Comunale, cambiando la destinazione dell’area da agricola ad edificabile. Da noi contattato, l’assessore ai lavori pubblici, Gianmarco Corchia, evidenzia come il progetto preveda la realizzazione di una struttura (chi sia il soggetto privato che svolgerà quest’opera non siamo riusciti a saperlo, nonostante la domanda sia stata rivolta a due assessori n.d.r.) di un’area commerciale di 3.200 metri quadrati e la realizzazione di un ristorante-albergo da 156 posti. Verrà realizzato inoltre un parcheggio scambiatore (ovvero una struttura collegata con i mezzi pubblici), che permetterà di raggiungere il centro cittadino con l’attivazione di una navetta o di un autobus. Prevista inoltre la creazione di un info point turistico. Per quanto concerne le tempistiche, queste sono ancora molto nebulose: “Dopo aver approvato la variante c’è tempo 60 giorni per le eventuali osservazioni. Che debbono essere poi analizzate per valutare se e come adottarle; insomma. c’è ancora molto iter burocratico da svolgere prima di vedere novità nell’area”.

L'area vista dall'ingresso del casello autostradale
L’area vista dall’ingresso del casello autostradale

Ma se il progetto in sé sembra molto lontano dall’essere attuato, già c’è molta polemica politica sulla vicenda. All’interno della stessa maggioranza è stato infatti l’assessore all’urbanistica Michele Lecchini, che ha illustrato la variante al consiglio, a prendere le distanze dal progetto astenendosi al voto. “Ma avrei votato contro – assicura – se ci fossero stati i numeri in aula per bocciare la variante” che, ricordiamolo, è stata approvata con il voto favorevole di sette consiglieri della maggioranza, l’astensione di Lecchini e di Clara Cavellini e il voto contrario dei due consiglieri di minoranza presenti: Elisabetta Sordi e Umberto Battaglia. Una contrarietà che Lecchini spiega affermando che “la mia idea di sviluppo della città è quella di valorizzare e proteggere le attività commerciali esistenti. investendo nel centro storico e nel cuore della città. Il progetto presentato mi sembra molto nebuloso e lascia troppi margini di rischio. Il pericolo è che in quell’area, che a mio giudizio potrebbe e dovrebbe essere valorizzata come zona verde, possa sorgere l’ennesimo discount di cui Pontremoli non credo abbia proprio bisogno”.

Oltre alla contrarietà dell’assessore, nel corso del consiglio si è registrata anche la presa di posizione della consigliera di “Open Pontremoli” Elisabetta Sordi: “È un progetto, ha spiegato, che non dà niente alla città. Anzi si crea un ulteriore concorrente per il commercio cittadino già in forte difficoltà. E non è una struttura ricettiva che possa portare afflusso a Pontremoli: troppo lontana dal centro, è per la sua stessa collocazione un chiaro invito ad una toccata e fuga senza portare né turismo, né introiti alla città”. L’unica ipotesi credibile, l’appello giunto dai banchi della minoranza, “è quella di lavorare per il recupero di strutture come il Golf Hotel”.

A difendere l’opera il capogruppo di maggioranza Jacopo Ferri, il quale ha sostenuto che “è un progetto che riqualifica l’area e può portare comunque un flusso turistico. È vero che è una zona che si presta ad una sosta breve, ma qualcuno, inevitabilmente, transiterà per Pontremoli portando movimento e introiti per i commercianti del centro storico”. (r.s.)