
Nell’insolita sede del litorale dello stabilimento balneare “Sara” a Marina di Massa

Causa Covid-19 e maltempo, la manifestazione conclusiva del premio letterario “Sandomenichino” si è svolta non alla fine di agosto, come avveniva negli anni passati, ma il 12 settembre, sul litorale dello stabilimento balneare “Sara” di Marina di Massa. In apertura, il presidente Giacomo Bugliani ha chiarito che lo spostamento della sede della cerimonia è avvenuto di comune accordo con l’omonima parrocchia – dove abitualmente il premio si svolgeva – per trasformare lo stesso in un vero Festival della Letteratura, lasciando sempre la sede ufficiale presso la parrocchia. Di seguito, ha comunicato che il premio ha ottenuto un prestigioso riconoscimento da parte dell’Associazione letteraria nazionale di Poesia come il premio più longevo del settore in tutta Italia e che il segretario del “Sandomenichino”, Dino Eschini, è stato chiamato a far parte del direttivo nazionale; a lui ha rivolto parole di ringraziamento e riconoscenza come anima e braccio operativo della manifestazione. Ha poi presentato Alessandro Quasimodo come presidente di tutta la giuria, composta da sedici tra critici letterari, scrittori e poeti ed ha chiamato a presentare le premiazioni il direttore artistico Rosaria Bonotti. L’evento, ha ricordato, è diventato Festival letterario grazie al contributo e alla collaborazione con il Consorzio dei Balneari e diverse associazioni culturali ed economiche di Massa e provincia, ottenendo in questo modo la possibilità di celebrare il premio nella cornice del mare nella costruzione del connubio tra territorio e letteratura. La premiazione ha visto la partecipazione di ben 506 autori suddivisi nelle sette sezioni con una crescita rispetto agli anni precedenti del 40% e una straordinaria partecipazione di ben 150 libri di narrativa. I premi assegnati sono stati trentatré e sono stati consegnati premi e pergamene a ben centosedici partecipanti, praticamente tutti presenti a ritirare il premio loro assegnato. Da menzionare i premi speciali e più prestigiosi: a Paolo Rossi alla carriera; premio della Critica a Mario Tucci. Un’attenzione particolare è stata rivolta a Riccardo Boggi, noto studioso e letterato di Lunigiana, con il premio alla Cultura assegnato per i suoi numerosi scritti e ricerche tra cui, non ultima e di estrema importanza, la riscoperta architettonica archeologica e storica del complesso di San Caprasio in Aulla, in collaborazione con l’omonima Associazione. Tra i finalisti della sezione F – Narrativa Edita, il nostro collaboratore Corrado Leoni, premiato per il romanzo “Ma’ecchia. L’ape regina”, edito da Kimerik. Significativa e promettente per il futuro della manifestazione la presenza, con recita di elaborati, di giovani studenti, per i quali il presidente Giacomo Bugliani prevede una sezione speciale nelle prossime manifestazioni. La serata è stata allietata da una ricca cena al ristorante dello stabilimento con piatti locali di terra e di mare.