
Fa piacere sentire in giro che l’ estate procede bene, apprezzata in generale, senza troppi scossoni e con temperature moderate. Se ricordate, l’anno scorso, fu un continuo su e giù di alternanza di forti ondate di caldo (quella eccezionale di fine giugno, poi la seconda culminata il 25 luglio) e di brevi, ma acute crisi di maltempo (metà e fine luglio) con improvvisa frescura.
Le rinfrescate e i temporali diedero sollievo, tuttavia lo stress da variazioni termiche e atmosferiche si fece sentire; senza contare che, pur privo di ondate di canicola eclatanti, il caldo si prolungò per buona parte di agosto. Si ebbe, quindi, un bizzarro contrasto tra il freddo e le piogge di maggio e, nel giro di poche settimane, una situazione capovolta e anomala per il verso opposto.
Quest’anno, nonostante le piogge della prima metà di giugno abbiano fatto pagare con gli interessi una stagione primaverile più che buona sotto il profilo meteo (anche se non è stato possibile goderla al meglio causa la situazione pandemica), lo scorrere dell’estate a partire dal suo esordio astronomico (20 giugno) si sta rivelando finora più tranquillo e con livello termico nella norma o di poco superiore ad essa. La percezione di cosa sia ‘normale’, a dire il vero, è mutata con gli anni a motivo del lento, graduale, ma tuttora ineluttabile riscaldamento del clima.
Un luglio come l’attuale, durante le più moderate estati degli anni ’70 del Novecento, sarebbe stato considerato più caldo rispetto a come viene accolto oggi. A maggior ragione, il giudizio su agosto, all’epoca afflitto da un pessimum (culminato nel 1976 e 1977) confrontabile solo con quanto accaduto a inizio secolo XX nonché nel secondo decennio del XIX, risente adesso dei calori cui è soggetto, più di frequente, il terzo mese estivo da 35 anni circa in qua.
Basterebbe un agosto appena più ‘anemico’ e con qualche temporale di troppo per dare fiato allo stupore via social, tv e giornali, mentre un eventuale ripetersi di annate tipo quelle citate (durante le quali, in settembre, riusciva a malapena a maturare l’uva), farebbe immediatamente scattare edizioni straordinarie di qualsivoglia media di comunicazione, oltre, beninteso, sbigottiti commenti da parte della gente.
Nulla di tutto ciò va profilandosi all’orizzonte meteo, per adesso, quindi luglio prosegue offrendo belle giornate e atmosfera mossa quando dalla brezza, talora incentivata dal marino, quando da vento di tramontana. Decisa ventilazione da Nord si è avuta martedì 7, fresca e asciutta e con deciso calo termico diurno rispetto al caldo di lunedì 6, per poi riprendere domenica 12 e continuare anche il 13 e il 14 con tempo veramente gradevole.
L’8, il regime di brezza si era ristabilito, nelle località alle pendici dei valichi appenninici, solo nel tardo pomeriggio. Il cielo più sgombro di nubi (salvo minimi cumuletti pomeridiani) si è visto giovedì 9, quando il regime di brezza si è mostrato particolarmente regolare. Tra il 10 e l’11, con la componente sinottica da SW, si è notata una lieve opalescenza atmosferica e un cenno di foschia l’11, sabato, distintosi anche per una parziale nuvolosità.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni