
La 42.ma edizione si intitola “Maestra Luna” ed è dedicata alle canzoni popolari
“Maestra Luna – Le scuole cantano la Lunigiana”: il titolo dell’Almanacco Pontremolese 2020 rende quasi immediato quello che è il tema della 42° edizione di questa pubblicazione che, di anno in anno, prova a raccontare uno spicchio di Pontremoli e della Lunigiana. Un caleidoscopio di sensazioni che raccontano il nostro territorio in maniera diversa, più articolata rispetto a quanto la singola visione possa indicare, dando modo di operare ad una concezione complessiva ricca di sfaccettature e di spunti di riflessione. Quest’anno a farla da padrone è il tema della musica e delle canzoni lunigianesi.
Un’idea che nasce dal legame tra Pontremoli e il bluesman che da tanti anni ha scelto la città come suo luogo d’adozione. È stato proprio lui infatti, che ha offerto il suo contributo per la realizzazione di un percorso molto interessante con la selezione e la valorizzazione di brani musicali popolari tradizionali che rappresentano il territorio lunigianese.
Brani per i quali Zucchero ha voluto rendere protagonisti gli alunni delle scuole del primo ciclo degli istituti comprensivi “Giulio Tifoni” e “Pietro Ferrari”, affinché fossero le voci dei giovani protagoniste di questo viaggio musicale, che porti verso il domani della Lunigiana ma che continui a fondarsi sulle ‘radici’ delle note che hanno accompagnato tante generazioni. Così allegato al tradizionale almanacco “di carta” quest’anno i fruitori dell’almanacco troveranno un Cd musicale realizzato dalle varie classi che hanno aderito all’iniziativa, con i loro insegnanti.
Gli alunni delle scuole primarie hanno quindi potuto conoscere, analizzare testi e brani della nostra tradizione popolare canora, e poi li hanno registrati grazie al supporto del produttore Eddy Mattei, oltre all’accompagnamento di musicisti di livello. Si passa così, nel Cd, dai canti tradizionali “Il maggio di Rossano” (uno dei canti più antichi, infatti il testo sembra risalire al Seicento), “Aria di Agnetta”, “Maggio di Montereggio”, “La Pastorella di Rossano” (tradizionale canto natalizio) alla celebre “Al Campanun” poesia scritta e musicata da Luigi Poletti, per poi passare a numerosi brani scritti dal cantastorie della Lunigiana, Bugelli, che non a caso ha collaborato attivamente nella realizzazione del disco. Come detto, a fianco del materiale musicale resta vivo e presente il testo con l’Almanacco Pontremolese nella sua consueta veste, anche se in questo caso i testi, quasi inevitabilmente rappresentano un corollario, o comunque sono intrinsecamente legati, alla proposta audio.
E così nel suo articolo di apertura della pubblicazione, è Riccardo Boggi che accompagna i lettori/ascoltatori nel viaggio con una riflessione sull’importanza delle tradizioni popolari orali che sono “materiale vivo, nel senso che si trasformano col passare degli anni e talvolta finiscono per perdere parte del significato più antico e acquisirne di nuovi, ma rimangono pur sempre indici puntuali di identità”. Poi sfogliando l’Almanacco sono gli stessi alunni che raccontano che cosa si cela dietro i testi e le musiche di questi canti tradizionali.
Ma non mancano anche riflessioni più accurate come quelle che Luciano Bertocchi dedica alla poesia “Nisal” (lucciole in pontremolese) di Amelio Bertocchi (recitata nel cd da Francesco Bertoli) che fa riemergere i ricordi di una Pontremoli che fu “e ti senti come immerso in un mondo senza tempo, stupito che quanto stai provando altro non sia che ciò che hai vissuto veramente. E ti cresce la voglia di viverlo ancora e di provare lo stesso intenso piacere”. (r.s.)