L’impegno del gruppo adulti di AC “Vittorio Bachelet” per il Bene Comune

Solo nella politica può trovare la via per la sua realizzazione

41Vittorio_BacheletSono numerose le difficoltà che si affrontano quando si inizia a parlare di politica e di bene comune. Sembra che una cappa di disillusione geli il discorso intorno a qualche luogo comune, solitamente mutuato dal linguaggio “social”, non lasciando progredire il pensiero a livelli più alti dove, da sempre, la Politica vive nella sua vera essenza. Se a questo “problema” aggiungiamo quello legato alla presenza dei cristiani in politica, al loro impegno, ai vari tentativi di ritorno all’unità e alle varie diaspore a cui abbiamo assistito, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio muro che sembra invalicabile.
Però, come cristiani e come cittadini, non possiamo voltarci di fronte a queste problematiche perché sarebbe come assecondare quella cappa di disillusione che ferma la discussione bloccando ogni strada che potrebbe portare alla creazione di nuovi spunti di riflessione. Come Gruppo Adulti di Azione Cattolica “Vittorio Bachelet” abbiamo pensato di raccogliere questa sfida provando a leggere, tra le righe della quotidianità, il bisogno impellente di tornare a parlare di quel Bene Comune che ci appartiene e che solo nella politica può trovare la via per la sua realizzazione, cercando anche di capire le motivazioni che stanno alla base di quella disillusione che blocca ogni tipo di discorso politico.
Guidati da alcuni articoli tratti dal sito politicainsieme.com, Ricomporre, ricucire, connettere (1-2) di Filippo Cinoglossi, da alcune considerazioni del Vescovo Gastone Simoni e dal libro di Francesco Occhetta “Ricostruiamo la politica” siamo arrivati a focalizzarci su alcune questioni necessarie per un dialogo efficace: il discernimento, la necessità di una grammatica comune e un confronto sul significato che ha avuto, e che ha, la cosiddetta “diaspora” dei cattolici in politica.
40azione_cattolicaSono questioni piuttosto articolate, difficili da trattate in un articolo così breve ma, per ora, possono aiutarci a capire come: – per iniziare a parlare di impegno politico, sia necessario un cammino pre-politico che chiama il cristiano a mettersi in gioco prima di tutto con se stesso nel suo dialogo interiore con Dio per capire se, nella politica, può trovare il luogo dove spendere la sua vocazione; – una grammatica comune sia necessaria per riuscire a dialogare in modo più efficace e concreto, per comprenderci pienamente avendo così orizzonti comuni sui quali dipanare le nostre idee; – la storia dell’impegno politico dei cristiani sia piena di spunti sui quali riflettere e ragionare per capire come oggi, in una società completamente diversa da quella dei nostri padri, si possa riprendere un percorso nella piena consapevolezza del cammino fatto e della storia che ci precede e ci aiuta a migliorare il nostro approccio all’impegno politico.
Muovendo i primi passi in un terreno molto complesso, che sembra essere bisognoso di un dissodamento urgente, abbiamo bisogno di studio, confronto e tempo che, ahinoi, per la società “gassosa” nella quale viviamo, sembrano termini legati al passato sostituiti da termini più social come “improvvisazione, leaderismo e carpe diem”. Per questo motivo abbiamo intenzione di proseguire il nostro cammino approfondendo questa delicata tematica, cercando occasioni di dialogo vero fra cristiani, rimanendo aperti alla collaborazione con altri soggetti e pronti a valorizzare, per quanto ci è possibile, anche la Scuola di formazione politica della diocesi come luogo di studio e confronto.

Gruppo Adulti di Azione Cattolica “Vittorio Bachelet”.