Il ringraziamento della Diocesi per la Venerabilità di Madre Serafina Formai

A Pontremoli solenne pontificale in Duomo nel pomeriggio di domenica scorsa

34Suor_SerafinaLa suntuosa maestosità della concattedrale di Santa Maria Assunta di Pontremoli ha ospitato la celebrazione del rendimento di grazie la  dichiarazione di venerabilità di Madre Serafina Formai, fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie del Lieto Messaggio. Il momento così importante per la vita religiosa della Lunigiana e dell’intero territorio della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli è stato solennizzato dalla presenza del vescovo Mons. Giovanni Santucci, coadiuvato nella celebrazione da Mons. Alberto Silvani, vescovo di Volterra, e dal vescovo emerito Mons. Eugenio Binini.
Commossa e partecipata la presenza dei fedeli che hanno ascoltato la lettura da parte Don Pietro Pratolongo del Decreto Papale del 12 febbraio 2019 che ha ufficializzato il riconoscimento delle Virtù Eroiche di Madre Serafina in conclusione del processo di canonizzazione espletato dalla Congregazione delle Cause dei Santi.L’omelia di Mons. Santucci ha messo in luce in maniera concreta il senso della giornata che ha trovato nelle letture della domenica un punto di riferimento quasi profetico per esaltare la figura della nuova Venerabile. “Chi è discepolo di Gesù?” si è domandato il prelato con esplicito riferimento al testo evangelico. “Lo è chi ama Gesù e lo ama più di tutti, compresa la famiglia e, più di tutto, anche della vita stessa!”.
34Suor_Serafina2La risposta per tutti è venuta proprio dall’esperienza di vita di Suor Serafina che fin dalla prima giovinezza ha rivolto a Gesù tutto il suo affetto e in Gesù  ha saputo trovare tutte le risposte ai numerosi interrogativi proposti da una vita piena di sofferenze, però dedicata a diffondere la Buona Novella, a soccorrere i bisognosi, a servire i più deboli, ad indicare la giusta via ai peccatori. La fondazione della Congregazioni è stata, in definitiva, il passo più naturale di una missione che Madre Serafina aveva dentro di sé e che aspettava solo di essere concretizzata per aiutare la Chiesa a superare uno dei momenti più difficile della sua storia negli anni tribolati del primo dopoguerra.
Gli effetti del lungo impegno sono oggi sotto gli occhi di tutti, come pure il significato di una missione che ha saputo adeguarsi ai tempi e nei tempi trovare nuovi sbocchi per proseguire “nell’opera di aiuto, assistenza e vicinanza, soprattutto ai più piccoli e agli anziani”.
34Suor_Serafina3Dai primi asili nei paesi della Lunigiana più abbandonata ed isolata, alle tante iniziative nei luoghi più impensati della penisola e della Sardegna, ed oggi in quella terra d’Africa che, almeno in apparenza più di ogni altra sembra avere bisogno di chi voglia lasciare tutto per dare se stesso al bene degli altri. Le risposte che vengono dal Congo e dal Centrafrica sono la testimonianza più palpabile di un disegno che Madre Serafina aveva nel cuore e che continua a realizzarsi in tutta la sua sostanza, quella stessa che le aveva permesso di combattere contro tanta indifferenza, anche da parte della stessa Chiesa, e che, poi, proprio nella sua determinazione aveva ed ha saputo trovare le giuste risposte. Non “una torre senza fondamenta”, ma una costruzione che sta ancora elevandosi verso il Cielo, certa di avere un futuro nell’aiuto a chi è nel bisogno. Oggi, Madre Serafina si affianca ai tanti figli di questa terra che hanno meritato l’onore degli altari e lascia aperta la porta per qualcosa di più grande a cui “le sue foglioline” guardano con grande speranza.
E’ quanto ha voluto trasmettere Suor Domenica Jervasi, Madre Generale della Congregazione delle Suore Missionarie del Lieto Messaggio quando, al termine della celebrazione, ha rivolto un caldo saluto di ringraziamento a quanti hanno valuto partecipare alla manifestazione, in primis ai celebranti, poi ai tanti parroci che sono stati presenti nonostante gli impegni domenicali, alle autorità a partire dai sindaci di Pontremoli, Casola in Lunigiana, Bagnone e Filattiera, ai tantissimi fedeli che hanno assiepato la concattedrale a confermare un affetto per la Venerabile Madre Serafina, mai venuto meno negli anni ed ora ancor più solido perché punto di riferimento di una devozione destinata solo a crescere insieme alla grandezza di chi a saputo guadagnarne i meriti. (l.b.)