La nuova traduzione delle Lettere di san Paolo

Curata da don Alessandro Biancalani, è stata presentata nei giorni scorsi in Accademia a Carrara

29libroAlla presenza del vescovo diocesano, mons. Giovanni Santucci, nei locali dell’Accademia di Belle Arti a Carrara lo scorso 6 luglio è stata presentata la nuova traduzione delle Lettere di san Paolo a cura di don Alessandro Biancalani, edito per i tipi di Cantagalli-Città Nuova.
Un lavoro iniziato sei anni fa che consta di una nuova traduzione dell’opera paolina in due tomi: nel primo volume, dopo l’introduzione e la prefazione, ci sono le Lettere Maggiori (1-2Cor, Gal, Rm) che rappresentano il 54% dell’intero corpus paolino, costituito da 2.360 versetti; nel secondo volume, ci sono le rimanenti Lettere, secondo un criterio cronologico-tematico (1-Ts, Ef, Fil, Col, Fm, 1Tm, Tt, 2Tm, Eb).
In fondo al volume invece ci sono tutti gli strumenti a corredo dell’opera: bibliografia, indice dei nomi, indice degli argomenti, indice delle citazioni bibliche.
L’incontro in Accademia è stato moderato dalla prof.ssa Manuela Schiasselloni, docente al Liceo classico “Leopardi” di Aulla che ha presentato i due interventi, di don Biancalani, dal titolo “La nuova traduzione delle Lettere di san Paolo: un servizio alla manifestazione della Parola”, e di Chiara Mariotti, dal titolo “La bellezza della Parola: un percorso concreto all’interno della nuova traduzione delle Lettere di san Paolo”.
Dal punto di vista della traduzione, don Biancalani ha spiegato come non sia stato adottato un set di criteri rigidi, ma una sia stata data una prospettiva di fondo: la traduzione non è iperletterale (accentuando alcuni elementi del testo a scapito di altri) o iperpastorale (con spiegazioni e applicazioni dei contesti), ma punta a fare emergere lo stile paolino, favorendo le traduzioni che potessero tenere insieme il messaggio dell’Apostolo e l’impatto culturale delle espressioni da lui utilizzate.
Chiara Mariotti invece ha fatto rilevare come per una lettura appropriata del testo paolino si è tenuto conto di una cornice generale, costituita dal mondo entro il quale Paolo si trovava, che sono le coordinate storico-culturali dove affondano le radici della sua predicazione e l’impegno missionario del suo viaggiare nelle prime comunità cristiane.