Dopo sole e vento di marzo, ecco la pioggia di aprile!

14meteoIl mese di marzo ha chiuso il proprio ‘capitolo’ fedele al cliché scelto per questa sua edizione 2019, e cioè dando spazio al sole con generosità.
Passato ancor più velocemente del previsto il fronte perturbato di martedì 26 marzo (foriero di piovaschi in basso e di una spolverata di neve oltre i 1000 m), è seguito il prepotente soffio della tramontana per giorni e giorni, quasi a voler imitare quanto era già avvenuto la settimana precedente.
Dapprima, il vento ha abbassato le temperature massime, facendo sentire il freddo soprattutto di giorno; a fine periodo, quietatasi la baruffa, si è notata una più marcata discesa delle temperature minime anche nelle valli, mentre le stesse hanno avuto modo di riprendersi sui rilievi collinari e montuosi.
Le raffiche dai quadranti settentrionali si sono abbattute con veemenza soprattutto martedì 26: fino a 70-80 km/h a quote basse e ben oltre i 100 km/h nei siti montani. L’escursione termica, contenuta i primi giorni nelle località più ventose, si è ampliata in condizioni di ventilazione più debole. Sbalzi di 22-25°C fra alba e pomeriggio si sono ripetuti come accaduto spesso negli ultimi mesi a partire da settembre.
Aprile si è avviato mostrando i primi cedimenti del campo di alta pressione, ma ancora con aria asciutta e opacità atmosferica, pertanto, dovuta ad aerosol e non a foschia. Esaurita la cronaca dell’ultima settimana, ecco un quadro relativo al mese di marzo.
14meteo_tabellaSi è detto in apertura del frequente bel tempo: i giorni sereni, tuttavia, non hanno potuto competere con i 19 snocciolati dal marzo 1997 e si sono fermati a quota 12. Non sono mancati neppure i giorni in prevalenza coperti, 5, e 14 sono stati quelli misti. Ne è scaturito un indice di nuvolosità di 3,8 decimi (norma 5,3) e una eliofania totale di circa 218 ore, inferiore alle 252 del marzo 1997, alle 239 del marzo 2012 e alle 233 di quello del 2003.
Niente podio, quindi, per stato del cielo e soleggiamento, e neppure per quanto riguarda la temperatura. La frequente e gagliarda ventilazione, anzi, ha lasciato una sensazione di mese se non freddo, certo non così mite come i meri numeri lascerebbero far credere: temperatura media di 9,8°C, infatti, vuol dire quasi 2°C sopra norma 1981-2010, ed anche rispetto ad un riferimento più recente (1989-2018) il surplus risulta pur sempre di 1,3°C.
In definitiva, il marzo 2019 usurpa un tantino la posizione di ottavo più mite degli ultimi 90 anni che è andato ad occupare…  
Quanto alle precipitazioni, i modesti episodi verificatisi nelle prime due decadi hanno racimolato nell’ambito provinciale non più di 50-60 mm, assestandosi non oltre il 30-40% dei livelli medi marzolini. Le misure nelle quattro località tradizionalmente controllate: 42,6 mm a Pontremoli, 48,4 a Villafranca, 33,6 a Gragnola e 47,4 a Massa.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni