
Ad Argigliano, suo paese natale, nella ricorrenza della memoria liturgica
Si sta avvicinando il terzo centenario dalla morte del Beato Angelo Paoli e sta aumentando la devozione nei confronti di questa figura di religioso caratterizzata da una fede testimoniata dall’esempio delle sue opere in favore dei poveri e degli infermi.
La mattina di domenica 20 gennaio i fedeli hanno gremito la chiesa di Argigliano e seguito con fervore e devozione la concelebrazione presieduta dal padre carmelitano Agostino Gelli, priore del Convento di Pisa. Nella sua omelia il sacerdote ha voluto sottolineare l’appartenenza del Beato alla Chiesa, all’Ordine e in particolare ai fedeli presenti alla celebrazione, perché egli è parte della comunità dei credenti; è un dono non solo della comunità della parrocchia di Argigliano ma di tutta la nostra Diocesi. Francesco, diventato Angelo, è stato un esempio di povertà, di gioia e di umiltà a imitazione della Madonna ed esorta a seguire l’invito di Maria ai discepoli a Cana: “Qualsiasi cosa egli vi dirà, fatelo”: fidarsi delle parole di Gesù.
Padre Gelli ha anche ricordato che il 20 gennaio dell’anno prossimo, a trecento anni dalla dipartita del beato verso il cielo, si terrà una celebrazione che coinvolgerà non solo tutti i carmelitani ma tutti i suoi devoti e tutti i fedeli della diocesi.
Hanno portato il loro saluto il parroco don Daniele Arcari e Gianpiero Berti, presidente del Comitato Beato Angelo Paoli, che ha ringraziato il presidente onorario Domenico Salvatori, presente anche se infermo, e ha ricordato che dal primo settembre 2019 fino al 20 gennaio 2020 la diocesi di Massa Carrara – Pontremoli e la parrocchia di Argigliano, in collaborazione con l’Ordine dei Carmelitani, ospiteranno e venereranno l’urna con le reliquie del Beato, invitando i devoti a prepararsi al grande evento.
Oltre ai numerosi devoti e fedeli, che hanno molto gradito la tradizionale distribuzione del pane offerto dalla famiglia Paoli, erano presenti rappresentanze del comune di Casola in Lunigiana e del comune di Minucciano, la Confraternita del Gonfalone e della Misericordia di Fivizzano, la Schola Cantorum, componenti dei Templari e i rappresentanti della parrocchia di Cerignano con gonfalone.
Nella stessa giornata del 20 gennaio, come da tradizione, nella Basilica di San Martino ai Monti in Roma si è svolta una processione per rievocare la grande partecipazione popolare ai funerali del Beato per le vie del Rione Monti a Roma.
Chiudiamo con le parole di Papa Benedetto XVI: “Del Beato Angelo Paoli, originario della Lunigiana e vissuto tra i secoli XVII e XVIII, mi piace ricordare che fu apostolo della carità a Roma, soprannominato “padre dei poveri”. Si dedicò specialmente ai malati dell’Ospedale San Giovanni, prendendosi cura anche dei convalescenti. Il suo apostolato traeva forza dall’Eucaristia e dalla devozione alla Madonna del Carmine, come pure da un’intensa vita di penitenza”.
Corrado Leoni