Inaugurata la scuola “Ferrari” a Pontremoli
Il nuovo edificio scolastico "Ferrari" di via Martiri
Il nuovo edificio scolastico “Ferrari” di via Martiri

“Una bella giornata che ci dà fiducia nel futuro”. Con queste parole l’assessore regionale all’istruzione, Cristina Grieco, ha in pratica concluso la fase di presentazione del nuovo edificio dell’istituto “Ferrari” di Via Martiri a Pontremoli (inaugurazione avvenuta poche ore dopo il taglio del nastro avvenuto a Bagnone) di cui sono recentemente terminati i lavori. Una scuola all’avanguardia come raccontato dall’ingegnere Roberto Bertolini che ha tracciato un excursus delle varie fasi dei lavori resi necessari quando, nel 2006, l’edificio scolastico non aveva superato i controlli antisismici voluti dalla Regione. La prima fase dell’opera è stata avviata nel 2013e poi conclusa nel gennaio 2016 con l’ingresso già delle prime scolaresche. Il secondo lotto è stato avviato pochi mesi dopo e si è concluso recentemente con il termine così definitivo dei lavori. Il tutto per un costo di oltre 3 milioni di euro di cui circa 300 mila finanziati dal Comune. Ed oggi si presenta una scuola bellissima, costruita su tre piani, con ampie aule pensante con classi fino a 30 studenti. Una struttura dall’impatto ambientale quasi pari a zero, con il calore che viene prodotto da un impianto di geotermia che scalda i pavimenti e fornisce acqua calda. Ed inoltre l’energia viene prodotta dai panelli solari (da 22 kw) in grado di produrre energia sufficiente non solo per il fabbisogno della scuola ma anche di fornire il vicino Palazzetto dello Sport, dove gli studenti svolgeranno l’attività fisica. Inoltre è possibile il recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione del giardino.

Il taglio del nastro con l'inaugurazione delle scuole "Ferrari"
Il taglio del nastro con l’inaugurazione delle scuole “Ferrari”

Ma non solo, la struttura è completamente a norma antisismica (grazie alla costruzione il legno) e Bertolini ha potuto evidenziare con orgoglio come quando il 10 ottobre scorso è stata avvertita in tutta la città una scossa di terremoto (magnitudo 2.8) con la chiusura delle scuole “all’interno di questo istituto nessuno si è accorto di niente e le lezioni hanno potuto continuare in piena tranquillità”. A dimostrazione dell’importanza della giornata c’erano tante autorità (presenti i sindaci di Filattiera e Villafranca, Annalisa Folloni e Filippo Bellesi) e persone legate al mondo della scuola, tutte accolte dalle due “padrone di casa”, il sindaco Lucia Baracchini, che ha evidenziato il grande valore di questi locali “ovattati” ma che allo stesso tempo tramite delle ampie vetrate paiono in continuo confronto e dialogo con la realtà esterna, e della dirigente scolastica Maria Grazia Ricci. Oltre a loro erano presenti anche il consigliere regionale, Giacomo Bugliani che ha voluto evidenziare come “le vere grandi opere di un Paese sono le scuole. Perché investire in una struttura scolastica vuol dire investire nel futuro di una comunità e nel valore della cultura che educa a mettere in campo, nel proprio ruolo di cittadini, cervello ed anima”. Prima del taglio del nastro della nuova ala della struttura c’è stato il benvenuto, sotto la direzione dell’insegnante Natale Necchi, da parte degli alunni (che poi hanno ricevuto una copia della Costituzione donata dall’assessore Grieco) che hanno cantato prima l’inno di Mameli e poi hanno suonato al flauto l’inno alla gioia.