
Un ministero svolto tra i “piccoli” in Centrafrica. Il 27 luglio di 15 anni fa nella parrocchia di Wantiguera la scomparsa del sacerdote missionario lunigianese. Una celebrazione a Pontremoli
Il 27 luglio 2003 giunse, inattesa, la notizia della morte di don Adriano Filippi, parroco della missione di Wantiguera nella diocesi di Bouar.
Sono passati 15 anni, ma il ricordo di lui resta vivo e intatto nella memoria di tanti: confratelli sacerdoti, parrocchiani delle varie zone in cui ha esercitato il suo ministero e amici. La sua vocazione sacerdotale era per sua natura missionaria e questo si può dire non solo perché ha concluso il suo ministero nella Repubblica Centrafricana.
La sua disponibilità alla mobilità nelle varie parrocchie della diocesi era già un segno di quella missionarietà che lo contraddistingueva. Era a disposizione della Chiesa e questa sua disponibilità lo ha portato a calcare i sentieri di ogni parte della vecchia diocesi di Pontremoli. Aveva iniziato a Bassone, poi era passato a Fornoli e Riccò, quindi a Rossano, poi Coloretta, Patigno e Adelano. Era poi stato nominato vicario parrocchiale di Fivizzano, Sassalbo, Cotto e in seguito Posara, Spicciano e Terenzano.
Era appena stato nominato parroco di Moncigoli quando gli giunse la proposta di andare a fondare una nuova parrocchia (Wantiguera) nella diocesi di Bouar in Centrafrica. In ognuna di queste parrocchie il ricordo resta vivo poiché il suo non era un passaggio che lasciava indifferenti. Il suo impegno sacerdotale non faceva distinzione tra la piccola o la grande parrocchia: era totale, assecondato da una personalità esuberante, creativa e spesso estemporanea. In ogni realtà ha lasciato un segno e ancora oggi spesso se ne vedono i frutti. Wantiguera è stato il suo sogno e la sua realizzazione.
Doveva restare in quella terra due anni, poi erano diventati cinque, poi otto… Wantiguera gli era entrata nel sangue. La sua passione per quella terra trapelava da ogni sua parola. Le chiese, i villaggi, la savana, le scuole (soprattutto le scuole), i catechisti, i bambini, le donne, il dispensario, la promozione umana, l’educazione dei giovani – gli ultimi incontri di cui si è avuta notizia erano incentrati sull’educazione all’amore in un mondo in cui l’Aids fa strage – erano le sue costanti preoccupazioni. Il suo desiderio di portare l’amore di Cristo nel cuore dell’uomo lo ha portato nelle più sperdute parrocchie della nostra diocesi e in mezzo a uno dei popoli più poveri del mondo.
Oggi la sua missione e la presenza della nostra diocesi a Bouar continua con l’azione pastorale delle Missionarie del Lieto Messaggio.
Venerdì 27 luglio, quindicesimo anniversario della morte di don Adriano, alle ore 18 nella concattedrale di Pontremoli il nuovo vescovo della diocesi di Bouar, mons. Mirek Gucwa, celebrerà una Santa Messa di suffragio con la presenza di mons. Giovanni Santucci. In questa occasione non si può dimenticare neppure l’opera di mons. Armando Gianni che per lunghi anni ha avuto la custodia di quella diocesi. Anche a lui va il nostro ricordo e il nostro ringraziamento per il grande servizio reso alla Chiesa.