Grande successo per la mezza maratona sulla Via Francigena

Più di mille gli iscritti alla prima edizione lungo il sentiero che dall’Ostello di Berceto arriva a Pontremoli:  22 chilometri con la salita al Valoria

L'attraversamento del torrente Civasola sul ponte sospeso.
L’attraversamento del torrente Civasola sul ponte sospeso.

Si può parlare a ragion veduta di ‘grande successo’ per la prima edizione della “Mezza Maratona” della Via Francigena sul percorso di quella che di fatto è la 22.ma tappa del tratto italiano dell’omonima via: dall’Ostello di Berceto a Pontremoli. La manifestazione era patrocinata dai comuni di Berceto e di Pontremoli, assieme all’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Nonostante fosse presentato come “camminata ludico motoria non competitiva” di 22 chilometri, l’evento ha suscitato l’interesse di molti appassionati di corsa “fuori strada” (anche oltre l’ambito lunigianese) che hanno superato salite e discese a tratti molto impegnative in tempi che sono rimasti ampiamente al di sotto delle due ore e mezzo di percorrenza.
La maggioranza degli iscritti (più di mille) ha invece percorso il tragitto a passo di camminata – più o meno veloce – cogliendo l’occasione per ammirare gli splendidi paesaggi di una Lunigiana in pieno rigoglio primaverile. Partiti dall’Ostello di Berceto, posto sulla strada della Cisa a circa 2 chilometri e mezzo dal valico, i “pellegrini per un giorno” hanno subito abbandonato l’asfalto per il sentiero che conduce al monte Valoria e da qui al passo che segna il confine tra Emilia e Toscana.

Passo della Cisa: la porta d'ingresso in Toscana della Via Francigena
Passo della Cisa: la porta d’ingresso in Toscana della Via Francigena

A fianco del santuario della Madonna della Guardia, la Porta toscana della Francigena ha accolto i camminatori nella nostra regione. Da qui, ancora sul sentiero per raggiungere i prati del Righedo, attraversare la Statale 62 e gettarsi nella lunga discesa che dal monte Cucchero conduce a Cavezzana d’Antena, a Groppoli e all’intrigante attraversamento del torrente Civasola sul bel ponte sospeso.
Poi di nuovo salita per raggiungere Previdè, Groppodalosio inferiore, attraversare la Magra sul ponte romanico e, di nuovo in salita, raggiungere il punto di ristoro di Casalina. Da questa frazione della Valdantena poteva partire per il tratto finale della tappa chi non volesse percorrerla tutta.
Attraverso Versola e Toplecca, con una salita costante su di un terreno più agibile, l’agognata Crocetta e la discesa finale a rotta di collo fino all’arrivo in piazza della Repubblica a Pontremoli. Qui il ritiro dei gadget e un buffet a base di torte d’erbi e altri prodotti locali.
Una bella giornata, quindi, sia per chi ha avuto questa bella idea a l’ha vista realizzata con una buona riuscita, sia per i partecipanti che sono stati anche favoriti da condizioni meteo di bel tempo stabile.
C’è da registrare solo qualche lamentela sul reale chilometraggio del percorso.
Se l’iniziativa avrà un seguito – e non si vede perché non dovrebbe – anche mantenendo la caratteristica di non competitività, si dovrà pensare a partenze distinte per chi vuole correre e chi sceglie di camminare, dando, ovviamente, la precedenza ai primi perché non debbano essere ostacolati e rallentati da chi marcia più lentamente.