La bellezza di crescere insieme in parrocchia

Fondi dell’8 per mille. A Massa la bella storia di don Luca Franceschini e del nuovo oratorio per i giovani

20donLuca_Massa2È una Chiesa amica, familiare, vicina di casa, quella che risulta dalla storia di don Luca Franceschini, parroco alla chiesa della Visitazione della B.V. Maria a Massa (meglio conosciuta come “al Monte”), e protagonista dello spot che circola in tv e in rete, per la sensibilizzazione alla firma dell’8 per mille. Grazie a queste risorse, don Luca ha potuto acquistare un edificio e trasformarlo in oratorio per i ragazzi della parrocchia.

Nella parrocchia della Visitazione è stato realizzato un oratorio per favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei ragazzi e dei giovani. Come è nata questa idea? Quale scelta pastorale sta dietro a questo progetto?
Non si tratta di un oratorio in senso stretto, bensì di una struttura pastorale dove si possa vivere l’educazione dei ragazzi e la loro iniziazione alla vita cristiana, dotando la parrocchia di spazi di cui non disponeva. Questi luoghi li abbiamo chiamati “oratorio” perché non sono aule di scuola, ma ambienti dove i ragazzi con i loro animatori e catechisti si incontrano, si confrontano, giocano. Il progetto pastorale nasce innanzitutto dall’unione per la catechesi e la pastorale di due parrocchie (Rocca e Monte) nonché dall’unione dell’esperienza del catechismo con quella dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Questa unione ha dato la possibilità a un bel numero di ragazzi di ritrovarsi non seduti ad un banco per un’ulteriore ora di scuola, bensì in una comunità dove fanno merenda, giocano, pregano, si confrontano, approfondiscono i temi della catechesi con l’aiuto di un bel gruppo di educatori e catechisti che, scherzosamente chiamiamo “cateducatori”. La bellezza di quello che stiamo vivendo ora è di attivarci per usare finalmente degli spazi adeguati alle nostre necessità…

Veniamo allo spot dove la tua parrocchia è tra le protagoniste delle storie dell’8xmille. Come è nata questa collaborazione con il Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa?
É nata mentre con alcuni responsabili della Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa prendevamo un caffè alla CEI. Mi hanno chiesto se nella nostra Diocesi c’era un’esperienza legata alla riapertura di una chiesa dopo il sisma e ho proposto una parrocchia della Lunigiana, un bel posto, con una bella chiesa e un parroco giovane. L’idea ha iniziato a prender campo, tuttavia subito dopo è stata cestinata perché si è preferito, data la gravità dell’evento, inserire un riferimento al sisma più recente e grave di Amatrice. Sapendo che anche la parrocchia di cui sono parroco ha ricevuto un contributo, mi hanno allora chiesto di raccontare la nostra storia ed è piaciuta; è stato un susseguirsi di alcuni fatti non voluti.

Domenica 6 maggio si è celebrata in tutte le 26mila parrocchie italiane la Giornata nazionale di sensibilizzazione alla firma dell’8xmille. Una occasione per conoscere le migliaia di realizzazioni che sono state fatte. Quale messaggio dare a coloro che devono scegliere a chi destinare questi fondi con la firma alla Chiesa cattolica?
20donLuca_Massa1Io lavoro ogni giorno a livello diocesano, regionale in Toscana e nazionale per fare in modo che i fondi dell’8 per mille siano spesi nel modo migliore, con trasparenza e concretezza. A chi deve scegliere dico che ci impegniamo ogni giorno per questo; che negli spot – come nel nostro caso- si tratta di storie vere con persone vere, anche se le immagini sono girate in scene appositamente costruite; lo scopo è raccontare la realtà. Vorrei anche aggiungere che è importante ricordare la storia dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa in Italia, dei molti beni che furono confiscati dal neo-stato italiano e che ancora oggi sono un bene prezioso per la nostra Italia e che servivano per il sostentamento del Clero. Se ci si dimentica di come l’8 per mille è nato si può anche pensare che non abbia senso e non sia giusto che lo Stato dia dei soldi alla Chiesa. Debbo dire che il giorno dopo che fu istituito l’8 per mille c’eravamo già dimenticati la storia da cui proveniva. La storia è importante: ogni volta che la si dimentica si perde un pezzo del senso delle cose.

(df)