
La finale dei play off di Terza premia il Podenzana che si è dimostrata la squadra più attrezzata e con maggiore esperienza, anche se è stata una bella battaglia fino all’ultimo. La Pontremolese si congeda con una sconfitta. La Fivizzanese conquista i play off di Seconda, per le altre solo ruotine con il FilVilla che trova la forma solo nel finale e resta con tanto amaro in bocca. Per un bilancio sulla stagione peserà non poco l’esito delle vicende della Fivizzanese, altrimenti prenderemo atto di un’altra stagione praticamente inutile anche se senza delusioni.

Per una strana coincidenza degli eventi capita che la stagione calcistica 2017/18 vada a chiudere la sua parte ufficiale proprio nella settimana in cui andiamo a raccogliere l’unico risultato al momento positivo che siamo stati in grado di guadagnare nell’intero panorama. L’Atl. Podenzana, infatti, sabato scorso, secondo la tradizione della Terza categoria, che ha sempre consumato le sue vicende nella giornata prefestiva, ha conquistato la seconda promozione disponibile per salire in Seconda categoria battendo il Mulazzo che si era guadagnato la possibilità di tentare l’impresa dopo avere superato per merito di classifica il Cerreto di Massa. In concreto, mentre i tornei superiori si concludevano nel modo più asettico regalandoci una modesta conquista che è quella della Fivizzanese che è riuscita ad entrare per un pelo nei play off di Seconda come quinta classificata, proprio dalla cenerentola del calcio provinciale veniva l’unica soddisfazione stagionale, a dire che probabilmente quanto è stato profuso nell’intera stagione per una volta ancora non ha portato praticamente a niente e già va bene che non dobbiamo rimpiangere qualche débacle come invece avevamo temuto per limiti di informazione. Ma vediamo i fatti. La Pontremolese chiude il solito modesto torneo di Promozione con una decima posizione che alla lunga non è poi così male visto che per un lunghissimo frangente si è dovuto temere che la situazione tracollasse e il rischio di finire invischiati nella lotteria finale dei play out ha pesato sulle nostre attese in maniera decisamente preoccupante, almeno fino a che la cura di Mister Ruvo ha inventato il modo di tirare fuori il meglio da un organico che non trovava proprio il modo di dare il meglio di sé nonostante le potenzialità fossero note. Quindi, alla fine, un vero e proprio sospirone che rende persino accettabile la sconfitta nell’ultimo turno, ovviamente ininfluente in termini matematici in quanto la salvezza era stata raggiunta da qualche tempo già sulla carta ed il clima societario era decisamente rasserenato, soprattutto in vista dell’appuntamento della prossima stagione che dovrà in qualche modo essere gestita in maniera diversa visto quello che viene a rappresentare nella storia secolare della Pontremolese. Andiamo, infatti, ad ipotizzare che qualcosa stia maturando in casa azzurra per preparare l’evento e senza dubbio quanto visto nelle ultime giornate è stato confortante perché ha fatto capire che l’impianto della squadra potrebbe essere adeguato per costruire qualcosa di importante, magari con pochi ritocchi di qualità che permettano ai gioiellini valorizzati da Ruvo di esprimersi come hanno saputo fare adeguatamente utilizzati. Per ora accontentiamoci che il torneo sia stato chiuso in maniera almeno decorosa che è poi quello che ci aspettavamo dall’inizio, magari con qualche sofferenza in meno.

Della Prima potremmo anche evitare di parlare perché proprio non ha dato niente di interessante da seguire con un qualche interesse. Dispiace solo che la nostra unica rappresentante sia riuscita a salvarsi senza entrare nei play out che ha effettivamente sfiorato solo per un pelo, perché a nostro avviso ci ha provato in tutti i modi ad entrarci senza riuscirci però e questo è davvero deprecabile. Ci avanza, quindi, solo di prendere atto di come sono andate le cose in Seconda, per constatare subito che nessuna delle nostre è retrocessa come invece abbiamo temuto potesse succedere almeno per il caso Monzone che nei fatti si è classificato al terzultimo posto però per motivi a noi non noti erano in ballo due sole retrocessioni e quindi il timore dei play out non era assolutamente realistico da tempo visto che i fivizzanesi erano ben distanti dalla penultima e quindi salvi da almeno un paio di mesi. Per il resto, come detto, impresa riuscita per la Fivizzanese che battendo di misura un coriaceo Corsanico ha tenuto le distanze dall’Atl. Carrara e quindi se lo ritroverà nello scontro diretto della prima fase dei play off con qualche possibilità di farcela a passare alla seconda fase. In realtà il pronostico e la classifica direbbero il contrario, ma quest’anno l’Atl. Carrara non è mai stata la squadra esaltante di altri momenti ma ha sofferto non poco la situazione di incertezza che si era creata alle spalle della Torrelaghese, tenendo solo nel finale quella seconda piazza che sulla carta la rende favorita per l’ipotetico passaggio alla Prima categoria, ma che nei fatti dovrà conquistare con le unghie e con i denti perché non ha mai messo in evidenza una effettiva superiorità nei confronti delle formazioni che la seguono immediatamente. Tra questa proprio la Fivizzanese che, se riesce a trovare la giornata giusta, è in grado di conquistare qualsiasi risultato e questo ovviamente ci farebbe piacere perché lascerebbe aperta la strada per un altro riscontro positivo stagionale. Quanto al resto, preso atto che la nostra nutrita partecipazione al torneo è stata praticamente anonima e che solo raramente siamo stati in grado di sperare di potere assumere in qualche modo un ruolo importante, andiamo a verificare il livello delle delusioni maturate nel tempo, come pure della crescita di qualcuna delle nostre che lascia ben sperare per il futuro. In questo senso la sorpresa più lieta è stata la Filattierese che, dopo un paio di stagioni di rodaggio, finalmente è riuscita ad uscire allo scoperto ed essere al livello della sua tradizione. Non è stata una stagione facile perché gli equilibri interni della squadra sono emersi solo dopo tante incertezze risolte con la venuta di Della Zoppa; alla fine però qualcosa di buono è maturato ed ora siamo in grado di sperare che il futuro possa ancora tingersi dei colori della Filattierese cui compete quasi per dovere di tornare ad essere una protagonista importante del nostro calcio. Discorso diverso per il FilVilla che non ha fatto altro che confermare lo stato mentale delle ultime stagioni, ovvero una sequela di alti e bassi incomprensibili che hanno compromesso ancora una volta l’ipotetico obiettivo di provare a tornare grande. Ci resta solo da pensare cosa sarebbe potuto succedere se lo stato di grazia delle ultime giornate avesse avuto altra continuità, forse oggi staremmo raccontando tutta un’altra storia. La delusione più cocente però viene dal Monti, accreditato da subito come una protagonista certificata d’annata e da subito entrata in un vortice perverso dal quale non è mai stato in grado di uscire per offrire sempre prestazione ben inferiori alle attese e quindi mai veramente in grado di inserirsi nella lotta per il primato, al di là della netta superiorità della Torrelaghese. Quindi, chiudiamo davvero in maniera insignificante e non ci resta che guardare alla prossima stagione con la speranza che le batoste appena subite siano il presupposto per dare un’altra impronta alla nostra futura partecipazione a questo torneo che, come abbiamo sempre detto, resta il luogo naturale per il nostro calcio, ma ogni tanto farebbe piacere vedere qualcuno che prova a crescere se non altro per rendere più vivace un panorama che altrimenti rischia davvero di non avere nulla da dire di interessante.
Luciano Bertocchi