Un film sulla storia di Udo Surer

Il tedesco che cambiò il proprio cognome per non condividerlo con il padre sergente delle SS naziste che prese parte agli eccidi di S. Terenzo e Vinca 

Udo Surer (a destra) assieme a Celso Battaglia, recentemente scomparso, ultimo sopravvissuto della strage di Vinca
Udo Surer (a destra) assieme a Celso Battaglia, recentemente scomparso, ultimo sopravvissuto della strage di Vinca

Il suo cognome è Surer, ma prima era Maier, come quello del padre. Ha voluto cambiarlo, quando, dopo la sua morte e varie ricerche, scoprì che il sergente delle SS Joseph Maier era suo padre, soldato del “Battaglione della morte” di Walter Reder, ai cui ordini aveva preso parte agli eccidi di San Terenzo Monti e Vinca. Da quel momento non è mai mancato alle commemorazioni di quelle stragi e a far frequenti visite nel Comune, per stabilire rapporti con gli amministratori e per stringere relazioni con gli abitanti dei due paesi. In più occasioni ha preso la parola per esprimere le sue riflessioni di condanna sulle vicende dell’agosto del 1944. Il suo più recente intervento l’ha tenuto a Cascina, il mese scorso, durante la cerimonia di intitolazione della sezione ANPI di Navacchio a Celso Battaglia. Alla storia della tormentata, quanto esemplare biografia di Udo Surer, avvocato tedesco di Lindau, è stato dedicato un film – documentario, che sarà nelle sale cinematografiche dopo l’anteprima di inizio maggio, a Fivizzano, durante “La settimana della memoria”. “Il nome del padre” è il titolo del film di Paola Settimini, girato in parte in Germania, in parte in Italia, con la regia di Daniele Ceccarini e Mario Molinari. A.F.