
Ancora una prova convincente degli azzurri a Quarrata dove il punto conquistato sta quasi stretto. Avanza solo un velo pietoso da stendere sul Serricciolo. Seconda effervescente dove la Fivizzanese supera il Monzone e si consolida in zona play off dove entra di prepotenza anche la Filattierese. Riscatto eclatante del FilVilla che dilaga col Montignoso. Conti chiusi per il Monti che torna a temere per la salvezza. Futuro immediato decisivo per il Monzone che ha la possibilità di allungare per uscire dalla zona a rischio.

Ad essere obiettivi bisognerebbe riconoscere che, finalmente, ce n’è per tutti i gusti, ovvero si può andare dall’esaltazione più corroborante alla pena più macerante che ci fanno affermare, ancora una volta, che il nostro calcio è davvero strano. Ma, qualcuno dirà che non si può avere tutto dalla vita, e questo diventa accettabile se ti rendi conto che, in un modo o nell’altro, si è dato tutto per non perdere almeno la faccia, mentre va ributtato come chiaramente esecrabile (che parolone!) laddove si capisca che non si guarda più nemmeno a gestire l’amor proprio. Ma vediamo di capire! Torna soddisfatta, ma fino a un certo punto, la Pontremolese dalla trasferta di Quarrata, con un punto importante in chiave salvezza perché le distanze con le altre squadre interessate al problema non si sono ridotte e quindi i margini per raggiungere nel breve il livello di sicurezza si fanno sempre più ampi. Se di soddisfazione, però, è possibile parlare, è per il fatto che la squadra, pur con evidenti problemi di organico, ha saputo tenere banco alla più quotata avversaria e, anzi, per un lungo frangente ha avuto in mano il pallino del gioco, facendo capire cdi non temere affatto il confronto, anzi di essere alla ricerca del botto che anticipasse la fine dei tempi dei sospiri. La solita ingenuità ha però complicato le cose al primo tentativo in avanti dei padroni di casa e, quindi, è stato necessario pensare a rimediare piuttosto che sognare in grande. Impresa riuscita nel breve, ma tale anche da fare intendere che forse era meglio accontentarsi di poco piuttosto che rischiare molto, considerato che il Quarrata non a caso si trova tra le elette del torneo e perciò la posizione è sicuramente il frutto di una qualità che non andava affatto sottovalutata soprattutto in un finale che è ancora tutto da scrivere in positivo, visto quanto sta lievitando in prospettiva. Tanto più che già il prossimo turno potrebbe essere determinante per guardare con occhi diversi a quanto ancora avanza del torneo perché per uno strano scherzo del calendario si affronteranno le quattro formazioni interessate alla retrocessione in confronti non solo determinanti, ma tali da poter riscrivere la classifica in modo completamente diverso proprio in termini di distanze. Agli azzurri di contro si presenta l’occasione di allungare decisamente, perché se la vedranno in casa con il Real Cerretese, cui avanza ancora qualche speranza di entrare nel giro play off e, quindi, non salirà al Comunale solo per fare una passeggiata, ma cercherà di portare a casa il possibile per restare in corsa per la volata finale. Non può essere certo questa una motivazione che possa mettere un freno alla voglia della banda di Ruvo di risolvere i propri problemi, semmai potrebbe essere un motivo in più per dire che quanto dimostrato di recente non è affatto casuale, ma qualcosa di concreto su cui costruire il futuro prossimo.

Quanto alla Prima, ci sembra solo il caso di segnalare che la vicenda Serricciolo si fa sempre più palesemente assurda. La sconfitta interna con il Romagnano diventa una ulteriore dichiarazione di resa e di totale disinteresse ad eventuali vicende legate alla possibilità di crescere. I segnali dati negli ultimi mesi sono evidenti, gli ultimi poi mortificanti, quindi non vale neanche la pena sprecare ulteriori parole, perché per noi l’agonismo è tutt’altra cosa. Chi, invece, proprio quando meno te lo aspetti, lancia prepotenti segnali di crescita è la Seconda che, una volta di più, propone una serie di sorprese che potrebbe rendere appetitoso il percorso finale. Intanto il derby fivizzanese, dove i padroni di casa, dopo una bella e stimolante battaglia, si sono imposti di misura sui cugini del Monzone restando così agganciati alla cordata play off con buone prospettive di essere parte sostanziale della lotteria finale. Purtroppo erano in gioco interessi decisamente contrastanti perché per il Monzone sarebbe stato importante mettere in cassetta almeno un punticino, per altro nei fatti anche meritato, per dare alla classifica di coda una configurazione diversa. Sia chiaro che, tenuto conto che resta in ballo un solo posto per la retrocessione, i margini di recupero sono piuttosto ampi, già a partire da domenica quando salirà in Lunigiana quel Quiesa che resta avversario diretto nella bagarre e allora un successo, più che possibile, aprirebbe a percorsi di tutt’altra dimensione, anche se nient’affatto facili. Non è stata certo dammeno la Filattierese che, grazie alla cura Della Zoppa, ha trovato una nuova vitalità ed è stata in grado di liquidare senza eccessivi patemi un Lido di Camaiore già in odore di grandi imprese ed ora invece ripiombato nella zona a rischio. Per i malaspiniani dello spino fiorito la prospettiva di puntare al posto ancora disponibile nei play off non è perciò poi così remota, anche se dovrà passare soprattutto dal confronto di domenica prossima con quel Monti che, crollato proditoriamente anche domenica di fronte all’Atl. Carrara, non solo è uscito definitivamente dalla corsa alle posizioni che contano, ma dovrà guardarsi indietro per curare i propri interessi. Per cui il derby interno con la Filattierese si fa tappa ineliminabile per fissare per lo meno la certezza della permanenza in categoria. Problema parzialmente risolto, invece per il FilVilla che, confermando il solito vezzo degli alti e bassi, che rendono impossibile una lettura razionale delle sue vicende, torna a farsi vivo strapazzando di brutto il povero Montignoso, il cui futuro ormai segnato non meritava certo una lezione di quel livello. Ma crediamo che i gialloneri, proprio per questa loro mentalità altalenante, non si siano affatto preoccupati degli effetti morali della loro impresa, ma abbiano semplicemente dato quello che il frangente gli permetteva e domenica era tempo di dovizie, finalmente, anche se un po’ troppo tardi. Quanto alla Terza proprio poco da dire se non confermare che il copione si va ripetendo in maniera addirittura addormentante perché se da una parte la regina Pietrasanta prosegue imperterrita il suo viaggio distribuendo a destra e a manca valanghe di gol, le inseguitrici, rassegnate al ruolo che le cose hanno loro imposto, non sono certo dammeno e così continuano a vincere ed a tenere le distanze che devono per scrivere quella che sarà la sequenza dei play off, nei quali contiamo, proprio in forza dei numeri, di vedere due delle nostre giocarsi la possibilità di guadagnare il passaggio di categoria. Per ora le cose stanno andando bene perché Atl. Podenzana e Mulazzo tengono a debita distanza il Cerreto, ma mai fidarsi perché il margine è davvero minino ed un passo falso anche parziale potrebbe rimettere in discussione tutta la stagione.
Luciano Bertocchi
