
La cronaca di questo numero si incentra sul resoconto di febbraio. Senza dubbio, è stato il mese con i connotati più invernali della stagione 2017-18: si deve a lui se, nel complesso, cioè in media, il livello termico del trimestre è riuscito a rientrare quasi perfettamente nella norma.
Dicembre non si era sforzato più di tanto e gennaio aveva deposto ogni velleità. Fin dal suo esordio, invece, il più corto dei mesi si è distinto per le contenute temperature diurne e poi è stato capace di sfoderare un finale decisamente rigido; marzo ne ha raccolto l’eredità prendendo le mosse da neve e vetroghiaccio. La pagella di febbraio ‘stampa’ i numeri di quattro settimane all’insegna di freddo crescente, vento frequente e forte, precipitazioni – a parte l’inizio – moderate e nuvolosità cospicua.
Capitolo temperatura: i valori massimi non erano così bassi da più di trent’anni; quelli minimi si sono tenuti fedeli ai canoni, ma con un divario sensibile tra prima e terza decade. L’ultimo giorno del mese, le punte da 10 sottozero hanno stabilito un primato per la parte finale di febbraio. La temperatura media presenta uno scarto di -1,4°C rispetto alla norma 1981-2010.
La tramontana, vento che ha dominato, ora scura e ciclonica, ora chiara e rigida nel finale, ha lasciato le briciole ai venti da Sud. Pur non avendo raggiunto le intensità eoliche dello stesso mese del 2012, il febbraio 2018 entra a pieno titolo fra i mesi più ventosi degli ultimi 25 anni. Le precipitazioni, distribuitesi in 14-15 giorni compresi quelli di minimo apporto <1 mm, si fermano a totali inferiori alla norma secolare: 110,6 mm a Pontremoli, 106,0 a Villafranca, 112,2 a Gragnola e 103,4 Massa. Lo stato del cielo (12 giorni misti, 13 coperti e solo 3 sereni) dà ragione del centinaio di ore di sole registrate, quasi 20 in meno delle attese.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni