Pontremoli: deciso l’ampliamento del Centro trasfusionale all’ospedale

Aumenterà lo spazio a disposizione di operatori e donatori. Intanto i responsabili del gruppo Fratres chiamano all’appello di donatori per la raccolta straordinaria di domenica 15 ottobre

donatori-studenti-pacinotti“C’è bisogno di sangue”, i responsabili del gruppo Fratres chiamano all’appello tutti i donatori per un aiuto concreto, organizzando una raccolta straordinaria di sangue domenica 15 ottobre, dalle 8 alle 12, al centro trasfusionale dell’ospedale di Pontremoli. Donare il sangue è un atto di generosità che non costa nulla a chi lo compie ma è importantissimo per chi lo riceve. Un atto di maturità, di grande sensibilità e altruismo, di civiltà, nonché un gesto di interessamento verso la società che ci circonda. In estate ciclicamente la raccolta del sangue e le donazioni diminuiscono. Ma le richieste di sacche non si riducono anzi, crescono. E così i mesi estivi sono stati ad alto rischio su quasi tutto il territorio nazionale, per una grave carenza di sangue e plasma, una crisi che c’è stata (e in parte c’è ancora) anche nella nostra Area vasta Nord Ovest (che comprende, oltre alla nostra provincia, anche quelle di Pisa, Lucca e Livorno) tanto che la responsabile trasfusionale ASL 1, dottoressa Anna Baldi, nel corso dell’estate ha più volte sollecitato i responsabili dei gruppi di donatori ad essere più attivi perché l’Officina Trasfusionale (l’ente, con sede a Pisa, che si occupa di gestire le richieste di approvvigionamento per tutti gli ospedali dell’area vasta) non riusciva a soddisfare tutte le domande, garantendo sangue solo per gli interventi urgenti e ritardando quelli programmati. Un dato grave, ulteriormente complicato dalla vicenda delle zanzare infette tra Roma ed Anzio, che ha bloccato le donazioni in quell’area. Si è dovuto quindi intervenire rendendo disponibile 4.700 unità di globuli rossi per gli ospedali di Roma. Atti che, come tanti altri, mettono ancora una volta in luce la grande generosità e disponibilità dei donatori.

L'ospedale Sant'Antonio Abate a Pontremoli
L’ospedale Sant’Antonio Abate a Pontremoli

Andando ad analizzare le cose di “casa nostra” risalta l’attività delle associazioni di donatori che ogni anno al Centro Trasfusionale di Pontremoli, pur nelle difficoltà date da un territorio che si spopola sempre più e abitato da una popolazione sempre più anziana, riesce a garantire il fabbisogno degli ospedali locali con un numero di donazioni che, ad oggi, è arrivata a 2.000 sacche. Ma il Centro Trasfusionale non riceve solamente, dà anche a chi ne ha bisogno. Infatti dalle 10,30, terminata l’attività della donazione, all’ambulatorio accedono i pazienti bisognosi di cure e di trasfusioni di sangue.

Donatori Fratres e alcuni medici dell'Ospedale al centro trasfusionale Pontremoli
Donatori Fratres e alcuni medici dell’Ospedale al centro trasfusionale Pontremoli

Nel corso del 2017, fino ad oggi, vi è stato un consumo di 360 sacche, 40 salassi terapeutici ed oltre 400 iniezioni di ferro endovena. Globalmente presso l’ospedale di Pontremoli vi è stato un consumo di 974 emazie, di cui hanno potuto usufruire 274 pazienti. Si comprende quindi l’importanza del Centro Trasfusionale di Pontremoli e della necessità che le strutture che lo ospitano siano all’altezza del servizio che offre. Per questo le associazioni di volontariato chiedevano da tempo una soluzione migliorativa, anche per rispettare i nuovi parametri di legge: ora questa è stata finalmente accolta. Ci sarà quindi un allargamento della sala donazioni, permettendo quindi una maggiore serenità nel lavoro del personale medico ed infermieristico, con l’aggiunta anche di una nuova poltrona per le donazioni, che in tal modo diventeranno cinque. Inoltre, verrà realizzata una stanza apposita per i pazienti bisognosi di cura, mettendo a disposizione un altro locale con due lettini, in aggiunta a quello già esistente. (r.s.)