
L’attacco di Forza Italia “si stanno smantellando i servizi” la replica dell’Asl “nessun disimpegno”

Ritorna al centro dell’attenzione la situazione della sanità locale, ritenuta in una fase critica da parte dei rappresentanti di Forza Italia, che, con Matteo Mastrini sindaco di Tresana e Jacopo Ferri consigliere di maggioranza di Pontremoli, hanno messo in evidenza le attuali difficoltà della sanità lunigianese chiedendo all’Asl di intervenire al più presto. “La stagione estiva in corso – hanno detto – ha messo ancor più in evidenza tali mancanze e ha reso ancor più urgente un intervento da parte dell’Azienda che, per una volta, sia veloce e soddisfacente. Di particolare gravità appare la presenza di una sola unità di personale Oss durante il turno notturno sia nel plesso di Pontremoli sia in quello di Fivizzano. Tale unità è costretta a far fronte a tutti i trasporti interni, di qualunque natura siano”. Ma dai due autorevoli esponenti politici del centrodestra viene anche rimarcato “che la carenza di personale riguarda un po’ tutte le figure professionali. Si è detto più volte della necessità di implementare le presenze infermieristiche presso i pronti soccorso e nei vari reparti (qui in particolare nei turni notturni). Inoltre appaiono evidenti le carenze di personale medico (anestesisti, chirurghi, interventisti, ecc.) per ciascuna organizzazione di reparto”.


Difficoltà che secondo Ferri e Mastrini rafforza “le sensazione che sia sempre più marcata la volontà dell’Azienda e della Regione Toscana di ridimensionare le strutture ospedaliere della Lunigiana, passo dopo passo, togliendo sempre qualcosa ed evitando di dare risposte alla tante domande relative a servizi già cessati o già ridimensionati e quelle relative ai lavori di ristrutturazione di cui i plessi ospedalieri di Pontremoli e Fivizzano hanno forte bisogno”. “Come se non bastasse – hanno aggiunto i due firmatari del comunicato – è stato di queste settimane l’avvio di un percorso riorganizzativo dell’Asl Toscana Nord Ovest che è finalizzato a determinare ulteriori gravissimi tagli, quali il declassamento dell’Uoc (Unità operativa complessa) Chirurgia Generale Lunigiana, con conseguenti forti ripercussioni sul reparto di Anestesia e Rianimazione della Lunigiana, tali da rendere a rischio la permanenza del servizio e dei letti di rianimazione”.

Dure accuse a cui ha replicato a stretto giro di posta l’azienda sanitaria sottolineando come non ci sia nessun disimpegno ed anzi una grande attenzione da parte di Asl Toscana nord ovest e Regione Toscana, per la sanità della Lunigiana. “Lavoriamo in rete con l’ospedale Apuane – sostengono dall’Asl – conciliando la necessità di riorganizzare il sistema con la tutela delle zone periferiche e con la garanzia di prestazioni in linea con le esigenze della cittadinanza”. L’allarme legato alla carenza di personale nella bella stagione è stato in realtà una semplice gestione delle ferie estive “Abbiamo attuato una corretta programmazione estiva – dice Asl – in Pronto soccorso per il periodo estivo è stato infatti raddoppiato il turno infermieristico ed è stata mantenuta la possibilità di effettuare osservazione medica nelle ore diurne ed in appoggio all’ospedale Apuane”. Con il personale che “si è anche reso disponibile alla copertura di occasionali assenze in servizio nei turni ambulatoriali medici e chirurgici in ospedale ed ha fornito in alcune occasioni operatori disponibili alla trasferta in Lunigiana per coprire turni di pronto soccorso”. E i medici del pronto soccorso delle Apuane “hanno proseguito la turnazione delle presenze in quello della Lunigiana. In questo 2107 si è quindi assistito ad un potenziamento del personale medico ed infermieristico nel pronto soccorso della Lunigiana”.