Villafranca: ancora polemiche sulle foibe
Presentazione Liceo a indirizzo sportivo - La preside Stefania Figaia insieme al sindaco di Villafranca Filippo Bellesi
La dirigente scolastica Stefania Figaia insieme al sindaco di Villafranca Filippo Bellesi

“Il 24 febbraio, in rappresentanza del Liceo Scientifico “Da Vinci” e dell’Amministrazione Comunale di Villafranca, la Dirigente Scolastica Stefania Figaia e il Sindaco Filippo Bellesi, si sono incontrati per porre fine, nell’interesse comune, alle polemiche che hanno caratterizzato l’organizzazione della Conferenza “La Verità non può essere infoibata” del dott. Salimbeni. Auspicano che soggetti esterni, di qualunque estrazione politica, cessino di alimentare polemiche strumentali intorno alle dolorose vicende del passato e rimangano estranei alle relazioni tra Istituzioni, che devono operare nella reciproca autonomia e nell’interesse del territorio”. Con questo comunicato sembrerebbe normalizzato il rapporto fra Amministrazione comunale e Liceo scientifico, dopo che, la scuola, con il voto dei consigli di classe, aveva deciso che alla conferenza del dott. Salimbeni partecipassero soltanto le classi finali, in quanto interessate alla tematica alla luce dei loro programmi di studio. Sembrerebbe, perché il commento diffuso da “Villafranca libera” parla di “clima surreale delle ultime settimane”, con i “circoli di estrema sinistra, la minoranza consigliare di Villafranca in Movimento e personaggi che sfruttano la scuola per mantenere un minimo di visibilità politica”. Afferma poi: “Il Comitato SOS-Teniamo le nostre scuole – LuniLicei, dai noi mai nominato durante tutta la vicenda, ma che si è sentito in diritto di attaccare l’amministrazione, con chi si confronta? Ci si aspetterebbe da un comitato genitori il dialogo con le istituzioni, la scuola e il comune, prima di preparare comunicati non richiesti da nessuno e non condivisi da tutti i componenti”. Sull’argomento è intervenuta anche “una parte del corpo docente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci”, che ha respinto l’affermazione secondo la quale la “parte del corpo docente dell’istituto scolastico superiore che ha preteso di mettere ai voti la partecipazione delle classi studentesche alla conferenza organizzata dalla nostra Amministrazione” sarebbe “tra i ‘padri’ dell’increscioso danneggiamento subito dall’autovettura dell’Assessore Bernardi”.

Il "Da Vinci" a Villafranca
Il “Da Vinci” a Villafranca

In base a ciò la scuola risulterebbe responsabile morale di “un vile atto vandalico” o, comunque, relegata “a mera esecutrice di una volontà imposta dall’amministrazione”. Secondo i docenti, quindi, il post pubblicato il 18 febbraio da Villafranca libera “anziché tendere a placare le polemiche e a correggere il tiro, riconoscendo l’errore di aver lanciato calunnie senza prove, rafforza le une e precisa l’altro”. Infatti, se, come afferma Villafranca libera, “la maggior parte del corpo docente ha compreso le ragioni dell’amministrazione e si è adoperata per stemperare il clima, significa che, a rigor di logica, è esistita un’altra parte del corpo docente che non si è sforzata né di comprendere, né di stemperare. Quindi, a rigor di logica, si è dichiarato apertamente che nel Liceo ci sono dei docenti incapaci di comprendere, faziosi, scorretti, tendenziosi e pericolosi per la formazione degli studenti”. “Avendo noi il compito di decidere della formazione scolastica dei nostri studenti – ricordano i docenti, in chiusura del documento – discutiamo e scegliamo, riservandoci di conseguenza il diritto di partecipare o non partecipare ad un’iniziativa formativa, da qualsiasi ente o associazione pervenga, sulla base della Costituzione e delle normative vigenti. Quindi proprio il rispetto delle procedure suddette ha garantito il confronto democratico delle posizioni all’interno della nostra Scuola”.