
Gli azzurri confermano la solidità del pacchetto difensivo ed escono indenni dalla trasferta di Maliseti nonostante l’ennesima inferiorità numerica. Un Serricciolo concreto ed efficace fa suo il confronto diretto con la capolista. In Seconda, mentre il Monzone continua a volare, brutto tonfo del FilVilla che torna a inseguire. Finalmente il Monti riesce a vincere. Ancora nebbia per Filattierese e Palleronese. In Terza regge solo il Mulazzo che strapazza il Fosdinovo, mentre per Atl. Pontremoli e Barbarasco è notte fonda.
di Luciano Bertocchi

Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, guardando gli esiti dell’ultima giornata dei diversi campionati. Ma il detto vale soprattutto per la Pontremolese che, come quasi scontato, torna dalla trasferta di Maliseti con il solito punticino che serve a muovere la classifica, ma non sistema la situazione perché ad essere più prossima resta sempre la zona a rischio, mentre la fascia alta rimane sempre più lontana. Nessuna sorpresa nei fatti perché gli azzurri confermano tutto il loro valore in trasferta dove hanno racimolato ben sei dei nove punti attualmente in carniere e dove soprattutto restano imbattuti, a dire che in effetti la struttura della squadra è solida, peccato non riesca ad esprimersi se non in certe condizioni. Consola, poi, che il risultato sia stato ottenuto in rimonta e che, quindi, oltre alla convinzione di essere bene organizzati in difesa, la voglia di provarci è sempre prepotente e qualche volta dà risultati importanti. Peccato, infine, che proprio quando poteva essere il caso di affondare il colpo, approfittando della voglia dei padroni di casa di fare risultato pieno, ancora una volta la squadra sia stata penalizzata da un’espulsione decisamente discutibile che ha costretto a puntare almeno sul pareggio, senza azzardare eccessi che potevano fare ulteriori danni. Quindi, per vedere se quanto offerto con il Maliseti non è stato un caso, ma qualcosa di consolidabile in divenire, guardiamo con chiaro interesse al prossimo confronto con il Vorno che resta pur sempre una delle prime della classe, seppure a sua volta più dotata in trasferta che non in casa, quindi avversario da prendere con le molle. Le attese per qualcosa di importante sono troppe perché solo una vittoria potrebbe permettere quel salto di qualità che imposterebbe la strada per una rinascita da realizzare con tanta pazienza, perché, come detto, la vetta è sempre più lontana e un recupero a breve resta decisamente utopistico, oltre a non essere nei disegni dell’annata. Chi riesce, invece, a fare notizia piena, di quelle che potrebbero permettere di farci un titolo di testa se fossimo in un’altra realtà, è senza dubbio il Serricciolo che, chiamato alla prova più difficile della stagione, almeno fin ora, cioè al confronto esterno con la capolista Pieve a Fosciana, ne esce alla grande con una vittoria di misura, però pienamente meritata. I gialloblu di Andreazzoli, infatti, hanno approfittato delle incertezze iniziali e hanno calato subito il colpo, mettendo alle strette i padroni di casa, costretti a inseguire senza però essere in grado di costruire una manovra efficace e tale da impensierire la difesa ospite. Così, il Serricciolo si è limitato praticamente a controllare le folate inconcludenti del Pieve a Fosciana che, però, aprendo spazi importanti, doveva anche preoccuparsi dell’agilità degli avanti lunigianesi che, in un paio di occasioni, si rendevano pericolosi, sfiorando il doppio vantaggio. Prima categoria, quindi, di nuovo tutta da rileggere nei numeri, con l’aggiunta, però, tra le protagoniste di un Serricciolo che ormai sembra sulla strada di azzardare un ruolo da primo attore per una stagione che apre alla prospettiva di avere qualche soddisfazione importante. Seconda eroicamente votata a proporre eccezioni tali da permetterci almeno di spaziare a più ampio raggio al di là della solita routine. Così, mentre prendiamo atto della nuova prova di forza del Monzone che tiene a bada a suo piacimento il Migliarino Vecchiano proprio fino al recupero quando apre il fianco a qualche piissima illusione di riscatto; dall’altro fa ben più notizia l’harakiri del FilVilla che parte adeguatamente ispirato contro un Corsanico che sembrava votato all’inevitabile sacrificio e che, invece, quando i gialloneri si sono seduti sul presunto insormontabile vantaggio, ha trovato forza e coraggio per calare addirittura un poker che ha steso la squadra di Leone, mettendo a nudo non solo la sua smaccata ingenuità, ma una superbia che meritava di essere punita, magari solo per farsi presupposto per un futuro condito di minori leggerezza e sufficienza. Allora, ecco i fivizzanesi volare sempre più in alto per tenere il passo subito a ridosso della capolista, mentre il FilVilla resta mestamente a guidare la pattuglia delle inseguitrici ora però con un cliente in più che si è aggiunto proprio in forza della predetta sufficienza. Da non trascurare, però, il ritorno alla vittoria del Monti che finalmente si decide a rialzare la testa e stacca di un poco la zona a rischio per sfiorare quella delle più titolate. Tenuto conto del cliente d’occasione, il Tirrenia, domato con tanta pazienza, viene da pensare che la squadra di Bambini sia sulla strada buona per recuperare e riproporsi nel contesto con qualche rinnovata idea di grandezza. Chi invece resta comunque al palo sono Palleronese e Filattierese, ineluttabilmente votate alla sconfitta anche se nei fatti avrebbero meritato qualcosa di meglio dalle prestazioni offerte. Infatti, se la Palleronese ha avuto una lezione troppo pesante da un Pisa non eccelso, illudendosi che la reazione che ha portato al pareggio potesse essere sufficiente, la Filattierese per parte sua, nell’unico derby di giornata, si è cotta la frittata dopo averla impastata e messa sul fuoco. La Fivizzanese, infatti, si è limitata a stare a guardare, lasciando prima sfogare i verdeoro che hanno sprecato tutto il possibile, poi ha approfittato dei loro svarioni per affettare il piatto imbandito con tre fendenti umilianti che sono la traduzione più palese di una mancanza di convinzione che resta decisamente il problema più serio anche per Centofanti. Venendo alla Terza, il quadro va tingendosi di toni sempre più foschi che si sperava potessero svanire assieme alla stagione dei derby in famiglia. Così, mentre il Mulazzo mette ancora una volta in luce il suo ottimo stato di salute stendendo senza pietà un povero Fosdinovo, vittima sacrificale d’occasione, e resta nella zona alta a provare a mettere un segnale nostrano in una classifica tutta di altri colori, le altre affogano miseramente nelle proprie pochezze, qualche volta, però, provocate non solo dalla manifesta superiorità dell’avversario come nel caso del Barbarasco, subissato dalla prepotenza di un ritrovato Lido di Camaiore, ma anche dalla scarsa convinzione con cui si affrontano gli impegni, come nel caso dell’Atl. Pontremoli che si è fatto irretire dal Montana Seravezzina, per franare fin dalla prima frazione e senza riuscire poi a salvare almeno la faccia nella ripresa, anzi mettendo in luce ulteriori limiti sui quali il mister Preti dovrà lavorare non poco. C’è quasi da congratularsi con l’Atl. Podenzana che è riuscito a salvare la faccia solo perché costretto al previsto riposo, affermazione non casuale, anzi volutamente provocatoria perché non è possibile che formazioni con tanta storia alle spalle continuino a farsi bistrattare a questa maniera, senza recuperare quegli attributi che in passato sono stati la base di tanti successi importanti.