
Il paliotto argenteo dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria fu una delle tante elargizioni fatte dalla famiglia Bonaventuri alla Chiesa Cattedrale per il tramite dei due figli di Andrea e di Apollonia Campana avviati al sacerdozio, Filippo Stanislao Antonio Maria, nato il 1° marzo del 1747 e morto a 83 anni il 31 novembre 1830, e Antonio Luigi Maria, nato il 18 ottobre 1750 e morto a 92 anni il 18 aprile del 1842. Fu grazie a loro che, dopo la donazione al Duomo di due confessionali, fatta dopo la demolizione della chiesa di San Pietro di Massa, furono realizzati sulla stessa falsariga gli altri 5 confessionali in marmi policromi collocati sulle pareti laterali dei due transetti. Come detto altrove, però, oltre alla donazione delle statue di San Geminiano e di Santa Rosa da Lima e dei due angeli portacandelabro, opere di Lorenzo Franzoni, l’opera più significativa fu la costruzione della cappella oggi del SS. Sacramento all’ingresso della quale l’Opera del Duomo volle fossero collocate due lapidi marmoree che ricordano appunto i grandi meriti dei due sacerdoti. Merita ricordare che Stanislao ed Antonio erano gli zii paterni di Maria Apollonia moglie di Antonio Galli che, ultimo della sua famiglia e senza eredi anche da parte dei Bonaventuri, lasciò alla moglie un ingentissimo patrimonio e il palazzo avito in cui la contessa, seguendo l’esempio dei suoi congiunti, volle fosse realizzata la Casa di Provvidenza, intitolata appunto ai Galli Bonaventuri, ancora oggi esistente.